Campi rom a Roma, la protesta dei vigili: «Non ci fanno più fare i controlli»

Milani, leader del Sulp: «Gli agenti non entrano più». Impasse in Comune

Campi rom off limits, la protesta dei vigili: «Non ci fanno più fare i controlli»
Campi rom off limits, la protesta dei vigili: «Non ci fanno più fare i controlli»
di Fernando M. Magliaro e Francesco Pacifico
Mercoledì 3 Agosto 2022, 00:22 - Ultimo agg. 4 Agosto, 10:13
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«Oramai facciamo soltanto dei presidi statici davanti ai campi rom, con una volante al loro ingresso, ma non c’è più nessun reale controllo negli insediamenti, come si faceva fino a qualche anno fa. E ora i campi sono sempre più off limits con quello che la cosa comporta in termini di ordine pubblico e sanitari». Nella polizia locale monta la protesta tra gli uomini del gruppo speciale Spe (Sicurezza pubblica ed emergenziale), nato durante l’era Alemanno accorpando le competenze dell’ufficio nomadi e, almeno sulla carta, fiore all’occhiello del Corpo nel contrasto di tutte le attività illegali registrate nei campi rom autorizzati e non della Capitale.

Ieri, sia in mattinata sia nel pomeriggio, si sono tenute due assemblee molto tese organizzate dal sindacato Sulp (Sindacato unitario lavoratori polizia locale) alla quale hanno partecipato circa un terzo degli uomini dello Spe.

E al centro della loro preoccupazione c’è anche la riorganizzazione della polizia locale voluta dal comandante Ugo Angeloni, dove non vengono indicati con chiarezza quali i futuri compiti del gruppo. Nella bozza presentata ai sindacati, infatti, si parla di «reparto attività esterne», non specificando nulla di più, anche se voci di corridoio danno queste mansioni destinate a un altro gruppo speciale di via della Consolazione, il Gssu (Sicurezza sociale urbana).

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LE VERIFICHE

Due assemblee, poi, che hanno finito per avere un diverso peso ventiquattr’ore dopo la vicenda, riportata dal Messaggero, di Luca Ioli. L’uomo ha denunciato che dopo il furto di un Apple watch e di uno zainetto dalla sua auto, quando li ha localizzati nel campo rom di via Candoni, si è sentito dire da alcuni agenti di polizia in zona che non potevano intervenire per recuperarli. Spiega Marco Milani, leader romano del Sulp: «Fino a un paio di anni fa, e almeno ogni quindici giorni, gli uomini nello Spe entravano nei campi nomadi per controlli molto approfonditi che oggi non si fanno più: andavamo all’alba e verificavano se nei moduli abitativi erano ospitate le persone autorizzate a stare lì. Soltanto così si evitano, per esempio, casi di racket delle stesse abitazioni. E una volta dentro, era anche più facile scovare la presenza di materiale rubato o di rifiuti». Ma adesso la mission, stando a quanto denuncia la sigla sindacale, sembra cambiata. «Con il cambio alla guida del corpo le priorità sembrano diverse, e adesso gli uomini dello Spe sono impegnati in operazioni secondo noi “vetrina”, come rincorrere i venditori di acqua e i saltafila al Colosseo. Intanto, davanti ai campi rom, i singoli gruppi continuano a mantenere i loro presidi con una volante, ma servono a poco, per contrastare i fenomeni criminali che si possono creare in questi insediamenti».

Rispetto al passato a Roma sono cambiate le esigenze di ordine pubblico, con i vigili urbani più impegnati in questo ultimo periodo in fenomeni che finiscono per aumentare il degrado della città: la movida selvaggia (che in alcuni casi ha scatenato anche risse con feriti), la pletora di tavolini collocata dagli esercenti in spazi non autorizzati e gli ambulanti che vendono paccottiglia ai turisti. Per la cronaca, sul fronte dei campi rom, lo Spe in quest’ultimo anno è sembrato più impegnato in azioni di contrasto allo smaltimento di rifiuti: lo scorso aprile nell’insediamento di via Cesare Lombroso sono state sequestrate tre tonnellate di elettrodomestici, reti, materassi, mobili o rottami metallici. Ma gli uomini del Corpo chiedono all’amministrazione comunale di tornare più attivi come in passato: in quest’ottica il Sulp ha già organizzato due nuove assemblee per la prossima settimana e sta preparando un documento da sottoporre al sindaco Gualtieri.
 

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