Il Casino dell'Aurora, l'unica struttura superstite di villa Ludovisi, tra le residenze private più belle della Roma pre-unitaria, va all'asta. Ma il primo tentativo di vendita del complesso monumentale e dei suoi tesori, primo tra tutti l'unico affresco di Caravaggio esistente al mondo («Camerino di Giove Nettuno e Plutone o Gabinetto alchemico»), si chiude senza aggiudicazione perché «deserta».
Casino dell'Aurora, perché è finita all'asta
Il prezzo di base era fissato in 471 milioni di euro.
Cosa accade ora
La prossima asta potrebbe andare diversamente. Resta il fatto che «l'acquisto è soggetto alla condizione sospensiva del mancato esercizio della prelazione da parte dello Stato». Ed è proprio facendo leva su questa 'clausolà che già da tempo è stata lanciata una petizione su Change.org rivolta direttamente al ministro della Cultura Dario Franceschini per far sì che lo Stato italiano eserciti il diritto di prelazione in tempo utile e blocchi la vendita a privati della bellissima dimora. «Usiamo i fondi europei per salvaguardare qualcosa che è nostro. Si riconosce solo l'economia come grimaldello della società, ma, priva di creatività, la vita è diventata triste; la cultura non viene più annoverata tra le cose importanti; pare che un passato, seppur splendido, non serva più, il profitto ha serrato gli uomini in un presente privo di orizzonti - recita lil documento online che ha raggiunto quasi 39mila firme - Usiamo i fondi del Pnrr per rilevare Villa Aurora!».