Roma, si ribalta con il materassino, Carlo disperso nel lago: «L'hanno visto affogare»

Roma, si ribalta con il materassino, Carlo disperso nel lago: «L'hanno visto affogare»
di Alessia Marani
Martedì 6 Agosto 2019, 10:42 - Ultimo agg. 7 Agosto, 09:35
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L'hanno visto ribaltarsi con il grande materassino matrimoniale al centro dello specchio d'acqua, dimenarsi e sbracciarsi per chiedere aiuto, poi Carlo Paolo Bracco, elettricista di 33 anni, originario della Sicilia ma da tempo residente a Roma nel quartiere est di Castelverde, è stato inghiottito dal lago Castelgandolfo sotto gli occhi di un paio di ragazzi a bordo di un pedalò. Le ricerche dell'uomo, che era arrivato in spiaggia nella tarda mattinata con il fratello Tonino e la fidanzata di questi, Daiana, scesi da Parma per trascorrere le vacanze a Roma, erano iniziate alle 16,30 del pomeriggio, sono poi state sospese intorno alle otto della sera e riprenderanno stamani con le luci dell'alba. L'anno scorso per individuare e recuperare la salma di Elnur Babayev, turista azero di 29 anni, adagiata a novanta metri di profondità, occorsero quasi venti giorni di tempo. Ora Castelgandolfo è di nuovo sotto choc.

Castel Gandolfo, cade dal materassino e scompare nel lago: ricerche in corso
 

 

 LO CHOC
Carlo, Tonino e Daiana mangiano un panino sotto l'ombrellone dello stabilimento Lagolandia, al centro del lungolago. «Verso le due - racconta Tonino agli agenti del commissariato di Albano - mio fratello entra in acqua con il grande gommone che avevamo gonfiato un po' per uno. Ma dopo un'ora, un'ora e mezza, abbiamo cominciato a preoccuparci perché non lo vedevamo rientrare. Poi abbiamo visto quei ragazzi arrivare con il pedalò che chiedevano aiuto terrorizzati». I due giovani romani sul pedalò avvisano subito il bagnino: «Eravamo al largo, oltre le boe e le bandierine a duecento metri, quando verso il centro del lago abbiamo visto quell'uomo ribaltarsi, gridare aiuto e poi sparire giù. Non potevamo fare nulla, siamo corsi verso riva per allertare i soccorsi». Alle 16.30 Tonino chiama la polizia.
 


L'INTERVENTO
A Lagolandia arrivano due volanti, i vigili del fuoco di Frascati e si alza in volo l'elicottero dei vigili del fuoco. Il fratello di Carlo sale con i poliziotti sulla barca del parco regionale dei Castelli che staziona dentro il lago e bordo del battello fanno un primo giro per cercare l'elettricista. Viene ritrovato il materasso gonfiabile, di lui invece nessuna traccia. Arrivano anche le squadre Saf (Security and rescue) e i subacquei dei pompieri che si immergono più volte, ma Carlo è sparito.
«Mio fratello - ha aggiunto Tonino - non è un nuotatore esperto, dava qualche bracciata ma non di più, si è trovato dunque in difficoltà».

LE IPOTESI
Tra le ipotesi c'è quella che l'uomo si sia addormentato sotto il sole e che non si sia reso conto di essere nel frattempo sospinto dal vento oltre le boe e nel punto più pericoloso del lago. O forse ha avuto un malore improvviso, il lettino si è ribaltato e lui non è riuscito a risalire. Sul posto sono arrivate anche le ambulanze del 118. La spiaggia, ieri, era affollatissima nonostante fosse lunedì. I bagnanti hanno assistito sconvolti e in ansia alle operazioni di ricerca. Proprio per aumentare gli standard di sicurezza, il Comune memore di quanto accaduto nell'estate 2018 a Elnur, ha predisposto uno speciale piano che prevede l'impiego di moto d'acqua dei volontari e lo stazionamento sull'arenile anche dei sommozzatori dei carabinieri. Ma solamente per il week-end.
Carlo Paolo Bracco divide l'appartamento di via Piccioni, nella Capitale, con un coinquilino. Nato a Palermo, il suo paese di origine, Naro, si trova nell'Agrigentino. Tonino e Daiana, che vivono a Parma, avevano deciso di venirlo a trovare e passare le vacanze con lui. Erano arrivati domenica e ieri come primo giorno avevano scelto i Castelli per una gita.
 

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