Un anno e sette giorni per riaprire una stazione della metro B centralissima, utilizzata da migliaia di romani, soprattutto studenti. Il D-Day è finalmente arrivato e domani, alle ore 5,30, si spalancheranno i cancelli della fermata Castro Pretorio. Era stata chiusa il 5 ottobre dello scorso anno per procedere alla sostituzione degli impianti di traslazione (scale mobili e ascensori) giunti a fine vita tecnica dopo 30 anni di utilizzo nella stazione sorta nel 1990.
Lavori indifferibili, è vero, ma i mesi trascorsi senza usufruire della fermata sono stati una vera e propria odissea per i romani.
DISAGI E RABBIA
Mercoledì la stazione verrà finalmente riconsegnata al pubblico, ma a poco più di un chilometro continuerà a restare chiusa la fermata successiva, quella di Policlinico. I cancelli sbarrati compiranno un anno il 29 novembre e non è ancora chiara la data di riapertura della stazione utilizzata, fino al 2019, da circa 8 milioni di passeggeri. Intanto a Castro Pretorio scale mobili e ascensori sono stati completamente sostituiti, le scale sono state ampliate nel rispetto della normativa anti-incendio. Per spiegare i lunghissimi tempi dei lavori che hanno stremato migliaia di romani, si fa appello a «criticità imprevedibili» emerse durante i lavori, come ad esempio, «una canalizzazione in amianto». Sono state poi necessarie «lavorazioni aggiuntive per garantire l’eliminazione delle infiltrazioni di acqua».
Si parla quindi di opere civili che sono state realizzate con l’obiettivo di riconsegnare una stazione sicura ai viaggiatori. I tecnici spiegano: «Sono stati anche adeguati gli spazi di stazione per consentire le procedure di evacuazione coerenti con le nuove normative anti-incendio». Finiti i lavori si è dovuto attendere il collaudo da parte dei tecnici dell’Ustif (Ufficio speciale trasporti a impianti fissi) del ministero delle Infrastrutture.
#INFO #ATAC - METRO B: DA INIZIO SERVIZIO DI MERCOLEDÌ RIAPRE LA STAZIONE CASTRO PRETORIO #ROMA
— INFOATAC +😷= (@INFOATAC) OCTOBER 11, 2021
GLI INTOPPI
Per la riapertura di Policlinico (è la fermata successiva, vicina all’università La Sapienza e al Policlinico Umberto I) nessuna data certa sulla riattivazione del servizio, una beffa insomma per i viaggiatori che dovranno usufruire della navetta MB20. Intanto, scale mobili, montascale e ascensori continuano a rappresentare uno dei lati più vulnerabili delle linee A e B. Nella prima, ieri, erano almeno 17 le stazioni che continuavano ad avere problemi: fuori servizio, ad esempio, almeno un ascensore a Cinecittà, Subaugusta, Re di Roma, Manzoni e Cipro. Alla stazione Flaminio a non funzionare sono le scale mobili in uscita. Lunga, poi, la lista dei disagi sulla B, quella che ospita la quasi risorta Castro pretorio: 13 le stazioni con problemi agli impianti di traslazione.