Roma, in centro protesta anti-movida: «Ingressi limitati in piazza»

Roma, in centro protesta anti-movida: «Ingressi limitati in piazza»
Roma, in centro protesta anti-movida: «Ingressi limitati in piazza»
di Flaminia Savelli
Martedì 29 Giugno 2021, 08:23
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A Campo de' Fiori era già successo. Quando centinaia di ragazzi si sono radunati nella piazza e l'arrivo degli agenti è finito con lanci di bottiglie e cariche conto le forze dell'ordine: la prima miccia accesa nella movida capitolina. Un copione che si è ripetuto sabato notte a San Lorenzo. E un allarme lanciato non solo dai residenti e commercianti esasperati. Ora anche la presidente del I municipio, Sabina Alfonsi (Pd) chiede un intervento immediato. Di più: «Ho chiesto un tavolo per la sicurezza in Prefettura, vanno adottate delle misure per controllare quanto sta avvenendo nelle piazze del centro. I ragazzi sono fuori controllo» spiega la presidente. La proposta da inoltrare alla prefettura è quella di contingentare gli ingressi. «Non vogliamo chiudere gli spazi, la misura sarebbe eccessiva e dopo mesi di lock down non sarebbe appropriata. Ma gli ingressi vanno contingentati, non possiamo andare avanti in queste condizioni» aggiunge la minisindaca.

Dunque, con questa proposta si presenterà al tavolo per la sicurezza. Anche se: «Mi aspetto che delle soluzioni alternative arrivino anche dalla prefettura - precisa - siamo molto preoccupati per quello che sta accadendo ormai tutti i fine settimana. Raccogliamo le segnalazioni dei residenti e dei commercianti ma non sappiamo come intervenire». Con i primi fuochi, dopo lo scatto del Lazio in zona bianca e l'allentamento sull'orario del coprifuoco, sono stati rafforzati i presidi e i controlli nelle zone calde dalla Capitale. «Piazze e strade del Centro erano state già inserite nella lista per i controlli.

Ma le misure adottate fino a oggi non sono sufficienti. Ecco perché ho richiesto un incontro, nel tentativo di trovare una soluzione quanto prima» conclude la presidente Alfonsi.

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Le misure contro la movida

Le prime misure per contenere la movida romana sono scattate lo scorso 18 giugno. Con le linee guida della Questura che prevedono accessi a numero chiuso, transenne e contingentamento delle presenze. Eppure non si è fermata l'escalation di episodi. La notte di sabato (26 giugno) erano più di 600 i ragazzi che si sono radunati tra piazza dell'Immacolata e via degli Osci. L'allarme è scattato dopo le due ma i ragazzi, alla vista dei carabinieri e della polizia intervenuti sul posto per disperdere la folla, hanno dato in escandescenza.

La settimana precedente invice, a Campo de' Fiori c'erano oltre mille persone. Anche in quel caso, all'arrivo degli agenti c'è stato un lancio di bottiglie e oggetti. La polizia ha quindi effettuato una carica di alleggerimento per far defluire le persone. Dopo le numerose segnalazioni dei commercianti, sulla questione è già intervenuto pure Andrea Coia, l'Assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro di Roma Capitale: «È necessario prevedere misure che arginino il fenomeno della mala movida» aveva annunciato lo scorso martedì. Ha quindi poi ha aggiunto: «Accogliamo l'appello degli esercenti mettendo in campo ulteriori restrizioni sulla vendita delle bevande alcoliche negli esercizi commerciali di vicinato per prevenire assembramenti e situazioni che possano mettere in pericolo i cittadini e i turisti che hanno ricominciato a tornare a Roma».

 

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