Deborah, travolta e uccisa dal treno alla stazione di Cerveteri. «Stava ascoltando musica»

Travolta e uccisa dal treno alla stazione di Cerveteri. «Stava ascoltando musica»
Travolta e uccisa dal treno alla stazione di Cerveteri. «Stava ascoltando musica»
di Emanuele Rossi
Martedì 30 Aprile 2019, 10:49 - Ultimo agg. 11:13
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Travolta e uccisa da un treno in stazione sotto gli occhi dei pendolari. Sarebbe da addebitare a una distrazione fatale l'incidente di ieri pomeriggio nella stazione di Marina di Cerveteri nel quale ha perso la vita Deborah Grande, una ragazza del posto di 21 anni. A nulla sono valsi i tentativi dei sanitari di soccorrere la giovane. Non è chiara ancora la dinamica su cui sta lavorando la Polfer di Civitavecchia intervenuta sul posto assieme ai carabinieri della stazione locale e ai vigili del fuoco del distaccamento di Cerenova.

LE IPOTESI
Due le ipotesi al momento. Nella prima, forse la più accreditata per gli investigatori, la giovane sarebbe scesa da un convoglio regionale che procedeva in direzione di Civitavecchia poco prima delle 17.30 per essere investita sui binari da un Intercity partito da Torino Porta Nuova e diretto a Salerno. Non è da escludere che la 21enne camminasse con il telefonino in mano e le cuffiette nelle orecchie e avesse deciso di non adoperare il sottopasso ferroviario.
 

 

Un racconto frammentario di alcuni pendolari, scioccati, ancora al vaglio però della polizia ferroviaria che - fa sapere - fornirà dei chiarimenti sulla vicenda soltanto nella giornata di oggi. Inizialmente si era parlato invece di un incidente causato dalla troppa vicinanza alle rotaie della giovane che aveva i piedi sulla banchina e perciò in questo caso di un effetto risucchio provocato dalla velocità dell'Intercity. Ma la polfer non ha confermato. Una tragedia nella tragedia: la sorella di Deborah era morta, per uno scherzo del destino a 22 anni, in un incidente stradale assieme al fidanzato Marco la notte del 28 giugno 2016. La coppia era a bordo di uno scooter e l'investitore, in auto, fuggì dopo averli uccisi sulla via Aurelia, all'altezza di Santa Severa. Fu una notizia che sconvolse la comunità.

L'uomo venne acciuffato dai carabinieri di Civitavecchia qualche giorno dopo. La circolazione ferroviaria ieri è stata sospesa sulla Roma-Civitavecchia. Intorno alle 19 sono stati istituiti dei servizi sostitutivi con gli autobus per lavoratori e studenti nelle stazioni di Ladispoli-Cerveteri e Maccarese-Fregene. Tanti, troppi i decessi sui binari a Ladispoli e Cerveteri. Sale a 6 il bilancio delle vittime in nemmeno 3 anni nelle stazioni del litorale nord. Donne e uomini, giovani e adulti, che incautamente si avvicinano ai binari senza sicurezza, li attraversano soprattutto appena giù dai treni e non si servono degli appositi sottopassaggi. Persino ieri, un'ora prima del dramma avvenuto a Marina di Cerveteri, la Polfer di Civitavecchia aveva multato una decina di pendolari per l'attraversamento selvaggio in stazione.

IL TEMA SICUREZZA
Sul tema sicurezza era intervenuto il comune di Ladispoli che dopo la morte di un ragazzo asiatico sui binari attivò persino uno sportello Sostegno psicologico per le persone sotto choc che avevano assistito a quelle scene raccapriccianti nello scalo ferroviario lo scorso anno. Arrivano i messaggi di cordoglio sui social network. Si unisce anche il primo cittadino di Cerveteri. «Purtroppo una giovane ragazza della nostra città è scomparsa prematuramente. In un momento così difficile e drammatico ci stringiamo attorno alla famiglia, agli amici e a tutte le persone che la conoscevano e le volevano bene, perché è in queste occasioni che, facendo sentire la propria vicinanza, si dimostra di essere una comunità», sostiene Alessio Pascucci.

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