Aggredita da un cinghiale a Roma: «Salvata dal mio cane Ettore». Parte una "zona rossa" per contenerli

Marta Santangelo, 44enne psicologa, aggredita da un branco a Roma Nord

Aggredita da un cinghiale a Roma: «Salvata dal mio cane Ettore». Parte una "zona rossa" per contenerli»
Aggredita da un cinghiale a Roma: «Salvata dal mio cane Ettore». Parte una "zona rossa" per contenerli»
di Flaminia Savelli
Lunedì 2 Maggio 2022, 22:36 - Ultimo agg. 4 Maggio, 11:57
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«Quando Ettore mi ha vista a terra, mi ha protetta da quel cinghiale. Ha abbaiato e con una zampata lo ha allontanato. È stato terribile, ancora adesso mentre ripercorro quei pochi istanti, sono sopraffatta dalla paura. Il mio cucciolo mi ha salvata». Inizia così il racconto di Marta Santangelo, psicologa di 44 anni residente a Roma nord. Domenica notte poco dopo le 23 stava portando il suo cane Ettore, un molosso di 9 anni, a fare la passeggiata serale. Con l’occasione stava andando a gettare la spazzatura. Mentre la stava smistando in via Anneo Lucano, è sbucato un branco di cinghiali: due adulti e sei cuccioli. Ed è stata aggredita: «All’improvviso - racconta Marta - sono sbucati i cinghiali da dietro i cassonetti. Non mi ero accorta della loro presenza anche perché c’era poca luce. Mi sono subito allarmata e con me, anche il mio Ettore che avvertendo il pericolo ha iniziato ad abbaiare e ad agitarsi. Poi la situazione è precipitata: uno dei cinghiali adulti mi ha caricata, si è avvicinato e così ho perso l’equilibrio e sono finita a terra. Mi sono guardata intorno ma non c’era nessuno, solo Ettore che ha quel punto si è fatto avanti e con una zampata lo ha allontanato quel tanto per permettermi di alzarmi». 

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I SOCCORSI 
Appena rialzata in piedi, la psicologa ha visto con la coda dell’occhio i fari di una macchina che si avvicinava.

Ha chiesto aiuto all’automobilista che ha soccorso lei ed Ettore portandoli al vicino comando dei carabinieri del Trionfale. Ancora ieri mattina, Marta era impaurita e dolorante: «Sono andata al pronto soccorso, per fortuna non ho riportato gravi lesioni. Solo qualche graffio e nelle prossime ore sporgerò denuncia. Ciò che mi preoccupa è il prossimo futuro. In questa zona da mesi segnaliamo la presenza dei cinghiali che sono sempre più pericolosi. Con me, non hanno esitato ad avvicinarsi. Sono stata molto fortunata perché c’era il mio Ettore che mi ha fatto da scudo e mi ha difesa. Ma qualcun altro potrebbe essere meno fortunato». Insieme al referto medico quindi, la 44enne procederà con una denuncia su quanto avvenuto. 

L’EMERGENZA
Intanto nella Capitale le incursioni degli esemplari di suidi sono sempre più frequenti. Un allarme scattato in diversi quadranti della città: da Roma nord al litorale romano dove, il 15 aprile scorso, un automobilista mentre percorreva la via Litoranea si è trovato davanti un altro esemplare. Ogni tentativo di evitarlo è stato inutile: l’animale è morto investito e il guidatore ha riportato ferite e contusioni. Una situazione ormai al limite tanto che il Campidoglio ha annunciato un “piano di contenimento”. 

I VARCHI
Ancora ieri Sabrina Alfonsi, assessora all’Ambiente, in una nota ha confermato «è iniziato il posizionamento di speciali reti Keller, installate anche in profondità nel terreno per bloccare gli scavi degli animali lo scorso 13 aprile in via Gattorno (XIV Municipio), e anche l’Ente RomaNatura ha individuato alcuni punti d’accesso sui quali iniziare i lavori». 

Il piano è ora giunto suo primo giro di boa. Come annunciato dall’assessorato infatti, è stata conclusa la mappatura di una “zona rossa” del municipio XIV ed è in fase conclusiva anche quella del XV. Le aree dove negli ultimi mesi le segnalazioni sono state più frequenti. In questi quadranti quindi, i tecnici hanno individuato tutti i varchi, i corridoi che gli animali utilizzano per arrivare in città. Ancora: le aree più idonee per la costruzione di recinzioni di contenimento e di chiusura dei possibili accessi.
 

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