Comunali, è ballottaggio ad Ardea e Guidonia. A Ladispoli vince la destra. Il voto in provincia di Roma

Il bilancio dei sette comuni della Città metropolitana sopra i 15mila abitanti

Comunali, è ballottaggio ad Ardea e Guidonia. A Ladispoli vince la destra. Il voto in provincia di Roma
Comunali, è ballottaggio ad Ardea e Guidonia. A Ladispoli vince la destra. Il voto in provincia di Roma
di Francesco Pacifico
Martedì 14 Giugno 2022, 00:13 - Ultimo agg. 15 Giugno, 08:39
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In provincia di Roma, dove ha votato soltanto la metà degli elettori, il centrodestra prevale di misura sul centrosinistra al primo turno delle amministrative: due i Comuni contro uno, conquistati senza dover andare al ballottaggio. Questo è il dato che arriva dai sette centri con oltre 15mila abitanti.

FINO A TARDA SERATA
Gli scrutini sono andati avanti fino a tarda notte, ma la tendenza è apparsa subito chiara: il centrodestra da ieri può già festeggiare a Ladispoli (con il leghista Alessandro Grando che ha sfiorato il 60 per cento dei consensi) e a Fonte Nuova, dove Piero Presutti ha sfiorato il 70 per cento, forte anche dell’appoggio di una civica vicina al Pd. Proprio i Dem, e senza aver bisogno di andare al ballottaggio, si prendono Grottaferrata con Mirko Di Bernardo, prossimo al 52 per cento, in una competizione che ha visto verdi e civiche di sinistra ottenere un migliore risultato del centrodestra. Guardando agli altri centri alle urne, è corsa all’ultimo voto a Guidonia: primo il “civico” Mauro Lombardo a sorpresa con quasi il 34 per cento, mentre per il ballottaggio Alfonso Masini di FdI, Lega e FI sembra avere la meglio sul penalista Alberto Cuccuru, scelto dal centrosinistra. Sarà ballottaggio anche a Cerveteri: Elena Gubetti del centrosinistra al 40,35 per cento contro il 31,58 di Giovanni Moscherini del centrodestra, sul cui nome ci sono state defezioni in FdI. Ad Ardea equilibri ribaltati: è in testa con quasi il 42 per cento Fabrizio Cremonini contro Lucio Zito, sotto di poco di più di punti. A Ciampino duello tra l’uscente (e sfiduciata nel 2021) Daniela Ballico del centrodestra (in testa) contro Emanuela Colella sostenuta da Pd e M5S. 

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Guidonia
Il civico Lombardo distanzia i poli, secondo Masini

Il Polo civico centra un’affermazione di una consistenza oltre ogni aspettativa e con oltre il 34% dei consensi manda al ballottaggio l’avvocato Mauro Lombardo, appoggiato da sette liste civiche. In attesa della conclusione dello spoglio, è in vantaggio per l’altro posto al ballottaggio il candidato del centrodestra Alfonso Masini (Lega, Tradizione e Sviluppo, Fratelli d’Italia e Forza Italia) con oltre il 28 per cento. Ma a poca distanza lo segue Alberto Cuccuru, candidato di centrosinistra in alleanza con il Movimento Cinquestelle. È indietro di una manciata di voti, probabilmente appena un centinaio. Intorno al 10% l’altro candidato civico, Claudio Zarro. Finisce l’esperienza amministrativa del M5S che si erano imposti nel 2017 al ballottaggio sul centrosinistra portando a Palazzo Guidoni Michel Barbet.  (Elena Ceravolo)

Fonte Nuova
Bis per Presutti con l’alleanza dem e meloniani

Nessun ballottaggio a Fonte Nuova. Il sindaco uscente, l’ingegnere Piero Presutti, ha i numeri per vincere al primo turno andando sopra il 70%, spinto da una politicamente inedita alleanza che, al fianco delle due liste civiche e di FdI (coalizione con cui ha vinto nel 2017), ha visto schierato anche il Pd con “Rete democratica”. In attesa del dato definitivo è stato subito chiaro (con la metà dei seggi scrutinati) l’esito finale della contesa. Secondo, staccato, Graziano Di Buò, anche lui ingegnere e già sindaco, intorno al 20%, sostenuto da Forza Italia e Lega insieme alla civica Vita Nuova. Si ferma intorno al 10% la prof Imelda Buccilli (M5S). “Voce del verbo fare” lo slogan di Presutti. Primo partito cittadino Fratelli d’Italia abbondantemente sopra il 25 per cento secondo i primi dati. Pd al 10 per cento circa. (E.C.)

Ardea
Scarsa affluenza, Cremonini e Zito al ballottaggio

Sarà ballottaggio ad Ardea tra il candidato del centrodestra Fabrizio Cremonini, sostenuto da Lega e Fratelli d’Italia, e Lucio Zito espressione di Movimento 5 stelle, Partito democratico e pezzi di Forza Italia. L’alleanza tra pentastellati e dem al governo della città dal 2021 non è riuscita a sfondare, fermandosi al 35 per centro contro il 45 per cento dell’avversario. Lontani i civici Luca Vita e Giampiero Castriciano. Per entrambi gli schieramenti non è bastata la discesa in campo dei big: Matteo Salvini e Giorgia Meloni a sostegno di Cremonini, Giuseppe Conte e i ministri Patuanelli e Dadone per Zito. Il Comune che ha fatto registrare l’affluenza più bassa di tutta la regione, appena il 40,9 per cento, tornerà alle urne il 26 giugno: nel frattempo resterà in carica il pentastellato Mario Savarese, eletto cinque anni fa al ballottaggio con il 75 per cento e non ricandidato. «La città ha bisogno di un cambiamento forte che solo il centrodestra può dare», spiega Fabrizio Cremonini. «Convinceremo gli elettori con la concretezza di quanto fatto in questi cinque anni», gli fa eco lo sfidante Lucio Zito. (St.Cor.)
 

Ladispoli
Grando confermato al primo turno, centrosinistra flop

Alessandro Grando centra il bis e resterà alla guida del comune di Ladispoli chiudendo i giochi al primo turno. Il voto di ieri ha sancito la sua vittoria, nella coalizione del centrodestra composta da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e 4 liste civiche, tra cui Io Apro di Vittorio Sgarbi, grazie al 58% delle preferenze (oltre 8mila elettori hanno riposto nel 39enne la loro fiducia). Sconfitto ormai l’ex sindaco cerveterano Alessio Pascucci, a capo di 5 liste civiche, che non riesce a superare il 25%. Pascucci si è candidato come consigliere comunale anche in una lista della sua città. Flop del centrosinistra. La candidata del Pd-Cinque Stelle, Silvia Marongiu, supera appena l’11% mentre Amelia Mollica Graziano, ex assessore della giunta Grando e alla guida di tre civiche, resta al 6%. Il 54% degli aventi diritto si è recato alle urne, precisamente. 17.440 elettori. Oggi si saprà la composizione del Consiglio comunale e poi Alessandro Grando inizierà a lavorare anche per formare la nuova squadra di Governo. (Emanuele Rossi)
 

Cerveteri
Gubetti davanti, Moscherini insegue. Sfida tra 15 giorni

Ci vorrà un secondo turno per eleggere il nuovo sindaco di Cerveteri. La sfida al ballottaggio sarà tra Elena Gubetti, leader del centrosinistra e appoggiata anche dal Partito Democratico, fino a qualche anno fa in opposizione, e Gianni Moscherini del centrodestra, supportato da Lega, Fdi, Fi e tre civiche. Gubetti partirà dal 40% accumulato al primo turno mentre Moscherini ha chiuso al 31 la sua giornata al primo turno. Più staccata Anna Lisa Belardinelli, alla guida di 5 movimenti civici, che con il suo 27% non riesce a superare l’avversario del centrodestra. Perché anche Belardinelli è di quell’estrazione essendo uscita da Fratelli d’Italia in primavera. E in terra etrusca Belardinelli sarà l’ago della bilancia. Pubblicamente finora ha dichiarato di non apparentarsi con nessuno, nemmeno quindi con il centrodestra. Ma c’è tempo naturalmente per strategie e cambi di programma. Si tornerà al voto il prossimo 26 giugno. Più bassa l’affluenza di Cerveteri: ha votato solo il 51,07% degli aventi diritto, 10 punti in meno rispetto a 5 anni fa. (E.Ros.)
 

Grottaferrata
Di Bernardo sindaco a sorpresa, Andreotti battuto

Grottaferrata ha eletto il nuovo sindaco. Vince al primo turno il candidato di centrosinistra Mirko di Bernardo che già alle 19 staccava l’ex sindaco sfiduciato Luciano Andreotti con 3.500 voti rispetto a 1.700: «Sono grato ai cittadini - ha detto Di Bernardo - per aver scommesso su un gruppo coeso, competente e che ha voglia di mettere al centro Grottaferrata. Grazie di cuore alla mia coalizione, a tutte le persone che hanno creduto in un progetto reale di cambiamento che valorizzi la nostra città, un polo culturale e storico di grande ricchezza, tradizione e valori». Di Bernardo è passato per le primarie, ha tirato dritto facendo una campagna elettorale incentrata sulla partecipazione. Professore universitario ha puntato molto su cultura, formazione e recupero delle tradizioni come temi perno per rilanciare la città dell’Abbazia. (Chiara Rai)

Ciampino
Sarà un duello fra donne fino all’ultimo voto

Sarà una sfida tutta “rosa” fino all’ultimo voto il prossimo 26 giugno quella che si terrà nella storica roccaforte “rossa” e città aeroportuale castellana al confine con Roma Sud, dove a contendersi la poltrona di sindaco saranno l’ex prima cittadina di centrodestra Daniela Ballico, eletta nel 2019 e sfiduciata nel 2021, che al primo turno ha registrato il 38,76 di consensi pari a 4.579 voti, contro la candidata Emanuela Colella sostenuta dal Pd e dai Cinque Stelle che si è fermata al 36,69 per cento con 4.334 consensi. Ballico è fiduciosa: «Per la prima volta nella storia di Ciampino – ha detto – il centrodestra è avanti. Voglio ringraziare i cittadini che hanno riconfermato la fiducia, premiando, in particolar modo, le nostre liste civiche». Colella è pronta per la nuova sfida: «Si parte zero a zero – dice – e noi siamo pronti per dare una nuova speranza a Ciampino». (Ch.Ra.)
 

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