L’allarme arriva direttamente dal Campidoglio: i presidenti di seggio scarseggiano, a undici giorni dalla formazione dei seggi per le amministrative del 3 e 4 ottobre. E non si tratta di un problema di poco conto, visto che le sezioni elettorali nel Comune di Roma sono 2.603 e che, al momento, le caselle ancora da riempire sarebbero un migliaio. E così l’amministrazione capitolina lancia un appello pubblico, sul suo sito web: «Considerata la necessità di reperire un adeguato numero di presidenti di seggio in sostituzione di quelli rinunciatari nominati dalla Corte d’Appello per le elezioni previste nel prossimo mese di ottobre e vista la scarsa adesione all’avviso rivolto ai cittadini e alle cittadine iscritti all’albo dei presidenti di seggio - si legge nell’avviso ufficiale - gli iscritti nelle liste elettorali di Roma Capitale, in possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado, possono comunicare la propria disponibilità a sostituire i presidenti di seggio elettorale impossibilitati a svolgere l’incarico».
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La situazione
Insomma, in tanti hanno rinunciato (o non hanno voluto subentrare) per ricoprire un incarico che varrebbe sia per il primo turno che per i ballottaggi del 17 e 18 ottobre e, nei seggi del collegio di Roma Primavalle, riguarderà anche le elezioni suppletive per il seggio alla Camera dei deputati.
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L’organizzazione
E in ogni tornata elettorale si ripropone puntale il problema delle sostituzioni in extremis: l’ultima volta, per il referendum celebrato a inizio autunno 2020, circa un quinto dei presidenti di seggio è stato surrogato dal Comune per rinuncia della persona già designata. Per i presidenti è prevista un’indennità di 187 euro per il primo turno (che diventano 224 per le sezioni dove si vota anche per le suppletive) e altre 187 per il secondo. Scrutatori e segretari, invece, ricevono 145 euro per il primo turno (170 dove si sceglie anche il nuovo deputato) e altrettanto per il ballottaggio.
I dati
Ma c’è anche un altro fronte ancora aperto, sul piano dell’organizzazione delle amministrative: i dipendenti a cui affidare, negli spazi della Fiera di Roma, la raccolta e la digitazione dei verbali delle sezioni elettorali. Un ruolo fondamentale per l’elaborazione e la rapida diffusione dei risultati del voto, per il Campidoglio e i 15 Municipi della Capitale. Qui la richiesta «urgentissima» di persone disponibili è interna, destinata ai dipendenti dell’amministrazione comunale, compresi quelli in servizio nelle sedi decentrate o nei plessi scolastici. «Il personale interessato potrà presentare la domanda presso l’ufficio del Personale della propria struttura - si legge nella circolare emessa dai dipartimenti Servizi delegati e Trasformazione digitale - Gli orari di effettuazione del servizio, basato su turni, si svolgeranno nei predetti archi temporali e saranno comprensivi di lavoro straordinario monetizzato fino ad un massimo di circa 60 ore a persona, e comunque fino a cessate esigenze».