Coronavirus, bus e metro, così riparte Roma: contapasseggeri e controlli, via ai test

Pallini blu per distanziare i passeggeri in metro
Pallini blu per distanziare i passeggeri in metro
di Francesco Pacifico
Lunedì 27 Aprile 2020, 13:15 - Ultimo agg. 19:09
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Saranno montati su tutti gli autobus di Roma i contapasseggeri per far rispettare le distanze durante l'emergenza coronavirus. Lo scanner indispensabile, ora presente su 600 mezzi, per monitorare i flussi e contingentare le persone a bordo.
 

 

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L’ha annunciato l’assessore dei Trasporti di Roma Capitale, Pietro Calabrese, partecipando alla seconda prova fatta da Atac alla stazione della Metro C di San Giovanni. Come nella prima sperimentazione, gli addetti dell’Atac hanno testato le procedure previste per gli ingressi in metro: i passeggeri, tutti muniti di mascherine, verranno fatti entrare in stazione attraverso un percorso dedicato, accederanno in gruppi di 30 sulla banchina, dove sono state collocate dei pallini blu per mantenere la distanza minima. A San Giovanni, poi, sono stati chiuse le vie di collegamento per passare dalla linea A a quella C. Per farlo, si deve uscire e rientrare in stazione.

L’assessore ha spiegato che il Comune attende l’esito del tavolo con i passeggeri «per sapere quanti passeggeri potremmo trasportare su treni e bus». Una decisione potrebbe essere presa a breve, ma l’uso obbligatorio delle mascherine potrebbe ridurre lo spazio minimo per ogni utente di 4 metri quadri ipotizzata in un primo momento.

Resta il nodo dei controlli, con Atac che ha comunicato che non ha le competenze per gli addetti sufficienti per questa attività. Al riguardo l’assessore ha spiegato «che i controlli saranno spalmati sulle fasce orarie con più flussi. Ma il personale a disposizione è quello che è».

Il Campidoglio sta studiando di rafforzare le linee tra il centro e la periferia e sta lavorando con imprese private per mettere in strada più autobus e più biciclette per il bike sharing. «Finora - ha aggiunto Calabrese - la città ha risposto bene alle prescrizioni. Ma ora, anche se più fasce orarie, avremo più gente in giro».

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