Coronavirus, da Veronesi a Pappano: cultura in campo per Spallanzani e Gemelli

Coronavirus, da Veronesi a Pappano: cultura in campo per Spallanzani e Gemelli
di Lorenzo De Cicco
Giovedì 26 Marzo 2020, 08:23 - Ultimo agg. 27 Marzo, 07:27
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«Faccio anch'io un applauso a medici e infermieri di Gemelli e Spallanzani, in prima linea nella battaglia contro il coronavirus. Ma non basta: ora è importante partecipare alle donazioni», dice da Londra il maestro Antonio Pappano. Insomma, è giusto battere le mani agli operatori sanitari in trincea contro il Covid, come tanti hanno fatto affacciandosi dalle finestre nel flash mob che ha attraversato lo Stivale, ma poi è fondamentale fornire aiuti concreti agli ospedali, per evitare che si arrivi a scelte drammatiche. Come quella di dover decidere chi salvare. Per questo la Capitale deve farsi trovare preparata. «Tutti possono dare una mano, piccoli o grandi contributi sono fondamentali», rimarca il cantautore Luca Barbarossa, che come Pappano, direttore musicale di Santa Cecilia e del Covent Garden londinese, si fa testimonial della sottoscrizione del Messaggero per l'istituto Spallanzani e il policlinico Gemelli, i due istituti romani impegnati a ciclo continuo a fronteggiare l'avanzata del virus. La gara di solidarietà serve ad acquistare respiratori e ad aumentare i posti letto in terapia intensiva. Aiuti concreti. Attrezzature che saranno subito messe a disposizione di chi è in corsia, senza passare dalle gare e dalle relative lentezze burocratiche.
 



IN CAMPO
Le donazioni dei nostri lettori crescono col passare delle ore. Tante portano la firma di intere famiglie o di coppie, marito e moglie. Tutti uniti per armare al meglio la trincea anti-Covid. Insieme ad attori, registi, volti della tv, miti dello sport come Federica Pellegrini («Sono ore interminabili per chi sta combattendo il virus in prima fila - ha detto ieri - servono donazioni subito»), anche il mondo della cultura e della musica dà la carica alla sottoscrizione per Gemelli e Spallanzani. «Due ospedali che salvano vite. E il costo di queste cure, per i pazienti, è zero. Per questo ha senso chiedere a chi può di contribuire, come fa il Messaggero», dice lo scrittore Sandro Veronesi. «Oggi più che mai i medici hanno bisogno del nostro sostegno», è l'incoraggiamento di Giordano Bruno Guerri e Paola Veneto. E ancora: nel mondo delle cultura hanno aderito alla nostra campagna Giorgio Montefoschi, Vittorio Sgarbi, Alfonsina Russo, Nadia Terranova e tanti altri. Un fiume di messaggi, per ricordare che nella guerra al coronavirus tutti possono fare la propria parte.

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