Coronavirus Roma, task force dei vigili di Roma per portare i pacchi spesa a casa

Agenti della Polizia locale di Roma: porteranno i pacchi spesa nelle case per l'emergenza coronavirus
Agenti della Polizia locale di Roma: porteranno i pacchi spesa nelle case per l'emergenza coronavirus
di Lorenzo De Cicco
Domenica 29 Marzo 2020, 17:28 - Ultimo agg. 18:48
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Dalla scrivania degli uffici (ormai chiusi) alle auto-pattuglie, per portare i pacchi spesa a casa delle famiglie in crisi. Dopo l'annuncio di Regione e governo sugli aiuti alimentari per chi è stato più colpito dai risvolti economici dell'emergenza coronavirus, il comandante della Polizia locale di Roma, Antonio Di Maggio, sta organizzando  un contingente ad hoc dei vigili urbani per consegnare i pacchi con le scorte di cibo e di prima necessità. La Regione ha stanziato 8 milioni di euro per le famiglie indigenti di Roma, a cui se ne aggiungono altri 15 del governo. I fondi arriveranno mercoledì sul conto corrente del Campidoglio, che deciderà come suddividerli. I percorsi sono due: ticket giornalieri - sul modello dei buoni pasto dei lavoratori dipendenti - oppure pacchi alimentari veri e propri. Questi ultimi saranno consegnati anche dagli agenti della Municipale, insieme ai volontari di Caritas, Acli e Sant'Egidio. 

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Tutta la trafila di consegna sarà organizzata dai 15 municipi. In prima battuta non era previsto l'ingaggio della Polizia locale poi, dato l'aumento delle richieste ai servizi sociali (le domande sono aumentate anche nelle ultime ore), dai vari gruppi dei vigili è arrivata la disponibilità di decine di agenti a partecipare alle operazioni di consegna. Da qui l'idea di creare un gruppo ad hoc, con 120 uomini, da dedicare a quest'attività. Il contingente sarà formato in gran parte da caschi bianchi abituati a lavorare dietro la scrivania, insomma negli uffici amministrativi ormai smobilitati, causa covid.

Per l'assessore al Personale del Campidoglio, Antonio De Santis, «la Polizia Locale, oltre a garantire ogni giorno la salvaguardia della salute pubbliche tramite i controlli, si afferma come un presidio solidale. Registrata la disponibilità il Corpo organizzerà un contingente, che si occupi di supportare a domicilio le persone in condizione di fragilità».

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