Coronavirus, Virginia Raggi: «Ne usciremo, ma servono poteri speciali»

Coronavirus, Virginia Raggi: «Ne usciremo, ma servono poteri speciali»
Lunedì 13 Aprile 2020, 10:47
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Dal Coronavirus se ne uscirà, ma bisogna cambiare, servono poteri speciali a Roma. Lo ha dichiarata la sindaca Virginia Raggi ieri sera nell'intervista a L'Arena di Massimo Giletti. «Roma è la città eterna, nei secoli ha resistito a tutto, ma credo che questa pandemia debba farci riflettere. Un virus è riuscito a fermare le economie mondiali. Certamente ne usciremo ma dovremo cambiare». Così su Facebook la sindaca Virginia Raggi, che ha postato il video dell'intervista con Massimo Giletti andata in onda ieri sera.

«Dovrà cambiare la politica - aggiunge - per puntare su alcuni temi fondamentali: sanità pubblica, scuola pubblica, trasporto pubblico. Perché oggi si stanno accorgendo tutti che le politiche sulla sanità, un servizio essenziale e pubblico, sono state sbagliate e che servono medici infermieri e personale sanitario. Bisogna ripartire dalle città, che già oggi sono dei pilastri e continuano a erogare servizi ai cittadini anche durante questa crisi.

Ora servono poteri speciali - afferma ancora - per poter spendere subito i miliardi di euro che il Governo sta stanziando: dobbiamo poter far partire velocemente i cantieri e non dopo anni. Un semplificazione delle procedure è fondamentale per far ripartire il paese dai territori, dalle città, dai sindaci. Dobbiamo aiutare gli ultimi ed evitare che crescano la criminalità e il ricorso all'usura, soprattutto nelle periferie - scrive ancora Raggi - Per chi non ha da mangiare stiamo distribuendo pacchi alimentari e i Buoni Spesa.

Per i commercianti e le piccole imprese abbiamo avviato la raccolta fondi #RomaRiapre: una forma di microcredito dedicata a negozianti, bar, artigiani, affinché quando possano camminare con le loro gambe quando sarà il momento di ripartire.
Sono certa che i romani e gli italiani sapranno rinascere - conclude la sindaca - e sapranno conservare la solidarietà, il senso di comunità e la forza di rispettare le regole che abbiamo riscoperto durante questa emergenza. Conserviamo tutto questo e facciamone tesoro perché dobbiamo uscirne migliori».
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