Covid Roma, asili: bimbo con la febbre? Classe in quarantena. Le linee guida del Campidoglio

Covid Roma, asili: bimbo con la febbre? Classe in quarantena. Le linee guida del Campidoglio
Covid Roma, asili: bimbo con la febbre? Classe in quarantena. Le linee guida del Campidoglio
di Francesco Pacifico
Mercoledì 26 Agosto 2020, 00:07
7 Minuti di Lettura

Niente «distanziamento individuale», ma “separazione” fra una classe di bambini e l’altra. Tradotto, all’interno di una comitiva, non si dovrà stare a un metro l’uno dall’altro. E quarantena per tutta la classe se un bimbo ha la febbre, fino al responso del tampone Covid. Altra direttiva: mascherine per tutti gli adulti, insegnanti e bidelli, ma non per i bambini sotto i sei anni. Ecco le linee guida del Campidoglio - integrative di quelle nazionali - per la riapertura di asili e nidi, 48mila famiglie coinvolte, 6.600 maestre, 725 scuole. Il documento, 32 pagine, è stato messo a punto dalla task force nominata dall’assessora alle Politiche educative, Veronica Mammì. Dubbi dai presidi. Valeria Sentili, direttrice didattica dell’istituto Francesca Morvillo che ha partecipato alla task force, parla «di molti proclami. Ma non ci sono le premesse e i tempi per mettere in atto quanto previsto. Le linee guida dovevano uscire a maggio. Devo dire che è stato fatto un grande lavoro, ma non si sono potuti sciogliere nodi importanti legati alla mancanza degli spazi. Per esempio, la misurazione della temperatura di quanto ritarderà le lezioni? E se trovo un bimbo con la febbre, quante scuole hanno un’aula apposita per isolarlo prima che arrivino il medico e i genitori?».

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LE NORME

Il Campidoglio ha deciso che la misurazione della temperatura corporea sarà effettuata nei nidi e nelle scuole dell’infanzia ai bambini, ai genitori, al personale educativo e a tutti gli operatori. Dove possibile, saranno creati percorsi differenziati di entrata/uscita. Tutto il personale, come detto, indosserà la mascherina. I bimbi no. Visiere per gli addetti durante il pasto e le attività per cambiare i piccoli. In ogni caso, chiunque entrerà nell’istituto, compresi i fratelli degli alunni con più di 6 anni, dovrà mettere mascherina e soprascarpe e igienizzare le mani. Quanto agli spazi, scrive la task force, «il tema del distanziamento è da intendersi come distanziamento tra gruppi/sezioni e non come distanziamento individuale». Le diversi classi, compresi insegnanti e genitori, durante le attività di studio o giochi non devono avere contatti tra loro. Di più, gli spazi comuni vanno continuamente igienizzati.

E i gruppi dovranno essere meno numerosi degli anni scorsi tanto che il Comune promette di potenziare l’organico. Materiali e giocattoli dovranno essere a uso esclusivo di ciascun gruppo (oppure sanificati prima del passaggio), vietato portare oggetti da casa, ad eccezione di ciucci, pannolini (ma ben chiusi) e un eventuale cambio d’abbigliamento. Novità anche per gli orari: le scuole, d’intesa con le famiglie, potranno scaglionare le entrate, le uscite (ma non è un obbligo) e i percorsi d’ingresso. Il 9 settembre apriranno i nidi con orario unico fino al 9 ottobre (dalle 8 alle 14) dal 12 ottobre si passa al tempo pieno. Per le scuole dell’infanzia il via è il 14 settembre, con orario unico fino al 30 e tempo pieno da ottobre. Ma che succede quando un bambino o un docente si ammalano? L’Asl chiude la struttura per il tempo necessario per il tracciamento, l’isolamento domiciliare, la quarantena - che scatta per tutta la classe anche se c’è un minore con sintomi sospetti - e i tamponi. Chi ha la febbre, viene allontanato e mandato a casa. I contagiati potranno tornare solo dopo due tamponi con esito negativo.

 

Allarme Covid
Struttura chiusa
in attesa dei test

Quando si conferma la presenza di un bambino o di un insegnate positivo al Covid-19 che frequenta l’istituto, l’Asl dispone la chiusura della struttura per il tempo necessario per tracciare i contatti, fare la sorveglianza sanitaria, stabilire l’isolamento domiciliare e la quarantena, informare tutte le famiglie in attesa del responso dell’indagine epidemiologica. Quindi vengono disposti l’esecuzione dei tamponi naso-faringeo per gli interessati e la disinfezione degli ambienti, dove c’è stato passaggio dei contagiati. Chi si è ammalato, potrà tornare a scuole «dopo la guarigione clinica attestata da 2 tamponi naso-faringei negativi eseguiti a 24 ore di distanza l’uno dall’altro».
 

Entrata e uscita
Percorsi
differenziati

Consigliati percorsi differenziati per l’ingresso e l’uscita del personale e dei bambini, nel tentativo di ridurre al minimo gli assembramenti. Suggerite, se ci sono gli spazi necessari, anche fasce orarie diversificate per gestire l’arrivo dei genitori che portano a scuola i figli e quello degli addetti. Al riguardo è necessario creare apposite zone di accoglienza, destinando spazi separati ai singoli gruppi di allievi, che sarà utilizzato anche per permettere ai piccoli di cambiarsi, indossare le pantofole e igienizzarsi le mani. Nel caso si debba attraversare una stanza occupata già da un altro gruppo (per esempio per raggiungere i servizi igienici) bisognerà creare dei percorsi ad hoc per poter garantire un distanziamento di almeno un metro.
 

La febbre
Termoscanner
agli ingressi

Termoscanner all’ingresso degli istituti. Per essere autorizzati a entrare nel nido o nella scuola dell’infanzia bisognerà essere sottoposti alla misurazione della temperatura corporea con termoscanner o con un termometro a infrarossi. Una regola che varrà per bambini, genitori, tutto il personale educativo così come tutti gli altri operatori. Vietato presentarsi in classe con la febbre. Quest’attività, come detto prevista al cancello d’ingresso, sarà curata da un collaboratore scolastico dedicato oppure da uno scelto all’estero su scelta del direttore didattico. Più in generale la frequenza alle scuole del primo ciclo per i bambini in condizioni di fragilità, sarà subordinata alla valutazione del pediatra di libera scelta.
 

Protezioni
Mascherine
e visiere ai pasti

Non è previsto l’uso della mascherina per i bambini sotto i 6 anni di età che frequentano nidi e asili. Anche se - specificano le linee guida del Comune - «i direttori didattici possono adottare misure di maggiore cautela qualora le circostanze lo richiedano». Dovranno invece coprirsi la bocca e il naso, durante l’orario di lezione, tutti quelli - e con più di 6 anni di età - accedano all’interno della struttura. Per loro obbligatorio anche indossare soprascarpe e dovrà igienizzare le mani. Tutti gli operatori, durante la somministrazione del pasto e il cambio dei pannolini, dovranno anche utilizzare una visiera (come dispositivo di protezione integrativo della mascherina) e i guanti. Le strutture devono rifornirsi di Dpi.
 

Restrizioni
Vietato portare
giochi da casa

Difficile per bambini tanto piccoli imporre il distanziamento di un metro. Di conseguenza, la modalità per limitare i rischi di contagio è quella della “separazione” della singola classe dalle altre presenti nell’istituto. Nei nidi e negli asili i bambini e le maestre di ogni scolaresca non dovranno avere contatti con gli altri gruppi, ma avere spazi per l’apprendimento, il gioco, il riposo e il pasto dedicati, non mischiandosi con gli altri. Se non è possibile, i locali vanno igienificati tra una classe e un altro. Per evitare contatti promiscui, non sarà possibile per i bambini portare giochi da casa e vestitini per il cambio, bavaglini e stoviglie saranno monouso. Buttati i materiali di stoffa se non è presente un locale lavanderia.
 

Registro
Autocertificazione
di mamma e papà

I genitori, ogni giorno, firmeranno su un apposito registro, dichiarando che loro o i loro figli «posseggono la sussistenza delle condizioni di salute necessarie per l’accesso al servizio».
Sempre i genitori, dopo essere stati informati delle procedure da adottare in campo sanitario, sottoscrivono «un patto di corresponsabilità e alleanza educativa con il servizio educativo», al quale devono attenersi. Rispetto al passato, poi, non potranno entrare negli istituti e dovranno lasciare i figli all’ingresso ad appositi addetti, che aiuteranno i piccoli a cambiarsi e li trasferiranno in classe. Qualora fosse necessario la loro presenza nelle zone d’accoglienza interne, dovranno igienizzare le mani, indossare mascherina e soprascarpe.

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