Covid Roma, test rapidi a 50 euro (anziché 22) in un laboratorio privato nella lista della Regione. Convenzione revocata

Covid Roma, test rapidi a 50 euro (anziché 22) in un laboratorio privato nella lista della Regione. Convenzione revocata
Martedì 27 Ottobre 2020, 16:54 - Ultimo agg. 18:12
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Il laboratorio di Roma era inserito all'interno della lista convenzionata con la Regione Lazio. Per questo, il costo del test rapido anti Covid sarebbe dovuto ammontare a 22 euro. Ai cittadini, tuttavia, ne venivano chiesti fino a 50. L'episodio ha mandato su tutte le furie i pazienti in coda che, dopo diverse lamentele, hanno persino chiamato i carabinieri. Grande era stata, infatti, la sorpresa nel constatare che la prestazione sanitaria aveva un costo più che raddoppiato rispetto all'accordo fra le strutture private e la Regione. L'anomalia, secondo i dipendenti, era determinata da alcune prestazioni aggiuntive, ma che sarebbero dovute essere già incluse nella procedura: dieci euro per la sanificazione, necessaria dopo ogni esame, e 18 per il prelievo effettuato da personale specializzato. 

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«Ci hanno chiesto ben 50 euro - racconta un cittadino - È una vergogna, perché la struttura compare nella lista della Regione, che prevede il tetto massimo a 22 euro per questo test».

In coda anche una studentessa fuorisede: «Mi trovo costretta a spendere 50 euro perché non risiedo nel Lazio e non posso effettuare il test all'Asl con l'impegnativa pagando tredici euro. Mi sembra ingiusto che a uno studente venga chiesta una cifra del genere». Uscito dalla struttura all'arrivo dei militari, il proprietario si è detto «tranquillo, in quanto avevo informato con pec la Regione dei costi aggiuntivi che avrei applicato».

«È stata avviata la procedura di revoca per l'Ambulatorio Analisi Cliniche - Luisa di via Padova a Roma e la conseguente esclusione dall'elenco dei laboratori che si sono impegnati ad applicare il prezzo massimo per l'esecuzione dei test rapidi antigenici secondo un accordo sottoscritto con le associazioni di categoria. Chi non rispetta la tariffa calmierata verrà escluso dall'elenco delle strutture autorizzate», sottolinea la Regione.

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Pubblicato da Salute Lazio su Martedì 27 ottobre 2020

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