L’aumento dei numeri è direttamente proporzionale ai giorni che mancano al Natale e nelle farmacie così come nei laboratori privati di analisi è quasi “tutto esaurito”. È corsa ai tamponi antigenici e ai test sierologici nella speranza di arrivare “protetti” alla Vigilia per poter trascorrere almeno qualche ora con genitori anziani o malati. Il trend è chiaro: più che l’ansia di arrivare puntuali alla tradizione dei regali sotto l’albero tiene banco quella per prenotare un’analisi che attesti la negatività al Covid-19.
E così almeno un romano su dieci da lunedì 14 dicembre fino al 24 si sottoporrà a un tampone anche se non è entrato in contatto con un caso sospetto o un positivo. I telefoni delle farmacie dove viene garantito il servizio sono incandescenti e le richieste aumentano di giorno in giorno a tal punto che molte strutture dove i tamponi antigenici venivano svolti soltanto al mattino - dal Prenestino a Villa Torlonia - si stanno organizzando per garantire le prestazioni pure nel pomeriggio.
«Arriveremo a Natale - spiega Marco De Martinis segretario regionale di Assofarm - a processare una media di cento tamponi al giorno».
LA GIORNATA
Intanto sul fronte dei nuovi contagi i dati sono in diminuzione. Ieri nel Lazio a fronte di 16mila tamponi, i positivi accertati sono stati 1.194 (573 solo a Roma città), 36 in meno sul giorno precedente quando anche il numero dei tamponi era più basso di mille unità. Diminuiscono anche i ricoveri e i decessi ma l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato invoca l’attenzione: «Bisogna continuare ad essere rigorosi anche nelle prossime festività o il virus riprenderà a crescere».