Roma, video choc e insulti a scuola: vertice dei presidi. «Decalogo per i prof»

Dopo le offese alle studentesse e il filmato su “Tutta Patata” alla media, i capi d’istituto fissano nuove regole per i docenti

Roma, video choc e insulti a scuola: vertice dei presidi. «Decalogo per i prof»
Roma, video choc e insulti a scuola: vertice dei presidi. «Decalogo per i prof»
di Flaminia Savelli
Venerdì 25 Febbraio 2022, 00:14 - Ultimo agg. 7 Ottobre, 17:58
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In Francia e in Inghilterra c’è già e si chiama “Teachers standards”, cioè: il decalogo degli insegnanti. Un corposo elenco di regole per disciplinare non solo le norme di insegnamento, ma soprattutto quelle di comportamento con gli studenti. E ora arriverà anche ai prof romani il vademecum comportamentale. Il libretto è in fase di compilazione ma intanto mercoledì sera si sono riuniti i presidi con i primi 150 docenti delle scuole superiori. Un incontro, o meglio, un webinar. Organizzato dopo gli episodi registrati in tre diverse scuole della capitale in cui i docenti non hanno mantenuto un corretto comportamento apostrofando e insultando gli alunni. 

LE REGOLE

Il vademecum romano riprenderà dunque, molto da vicino, quello francese e inglese. «Gli insegnanti hanno il compito di mantenere alti standard etici e di comportamento, all’interno e all’esterno della scuola» precisa Mario Rusconi, presidente di Assopresidi Lazio e promotore dell’iniziativa destinata ai prof. Ecco quindi alcuni esempi presenti nella bozza di programma: “L’insegnante dovrà trattare gli studenti con dignità, costruendo relazioni nel reciproco rispetto e sempre osservando i limiti appropriati alla posizione professionale di un insegnante”. Ancora: “Il docente dovrà dare un contributo positivo alla vita e all’ethos della scuola in generale”. 
L’Assopresidi sta organizzando un fitto programma di incontri, colloqui e assemblee per delineare le linee guida.

«Non siamo indifferenti a quanto è accaduto in alcune scuole della Capitale - spiega il presidente Rusconi - ecco perché è importante dare una risposta concreta. Gli episodi che i ragazzi hanno denunciato sono seri e meritano attenzione. Il ruolo della scuola e dei docenti è determinante per la crescita dei ragazzi che a causa del Covid, hanno già vissuto un periodo complesso». Dunque in tempi brevi, il vademecum sarà elaborato e inviato a tutte le scuole della Capitale. «Non sono previste sanzioni - precisa Rusconi- tuttavia si tratta comunque di un codice e di norme da seguire».

LE PROTESTE

Il primo episodio segnalato dai ragazzi è dello scorso 15 febbraio. Al liceo scientifico Augusto Righi. Quando una docente ha ripreso una studentessa «Ma che sta sulla Salaria?» indicando la maglietta troppo corta. La polemica si è accesa e si è allargata fino alla provocazione tanto che il giorno successivo, i compagni di scuola si sono presentati tutti in gonna e top. Una protesta e una polemica su cui è intervenuta la preside, Cinzia Giacomobono: «Aprirò come atto dovuto il procedimento disciplinare nei confronti della professoressa, ma spero che questa vicenda si possa risolvere in modo costruttivo e formativo per tutti, corpo docente e ragazzi».
Appena tre giorni dopo, un ex insegnante dello stesso istituto ora supplente al liceo classico Orazio, ha pubblicato sui suoi profili Facebook e Instagram una frase sessista e offensiva: «Oggi facciamo una preghiera, anche laica, per tutti quelli che mandano le figlie a scuola vestite come tr...». 

Gli studenti hanno subito protestato e ora la prof rischia dalla sanzione fino ad un procedimento penale ed al licenziamento. Infine a seguire l’Orazio e del Righi, un altro polverone sollevato all’istituto comprensivo Bruno De Finetti, a Fonte Laurentina.Un’ insegnante ha infatti deciso di proiettare in una classe il video di un’eroina moderna molto particolare: “Tutta Patata”. Un nome che lascia intendere quasi tutto. Poi la stessa insegnante ha letto la poesia del Belli, in cui il grande autore romano elenca tutte le possibili declinazioni dell’organo maschile. Su quest’ultimo episodio il Ministero dell’Istruzione ha avviato una serie di accertamenti e controlli sulla professoressa. 
 

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