Morto Diabolik, ultrà laziale ucciso in agguato a Roma: colpo di pistola alle spalle in un parco. Indaga anche la Dda

Roma, spari contro l'ultrà laziale Diabolik sulla Tuscolana
Roma, spari contro l'ultrà laziale Diabolik sulla Tuscolana
di Alberto Abbate
Mercoledì 7 Agosto 2019, 19:29 - Ultimo agg. 8 Agosto, 01:04
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Agguato mortale contro Fabrizio Piscitelli, ovvero Diabolik, figura di spicco della curva della Lazio, nel parco degli Acquedotti, a Roma. Sul posto la polizia, intervenuta subito dopo l'agguato, avvenuto intorno alle 19. Diabolik stava andando ad incontrare una persona che lo aspettava, in auto: all'improvviso gli si è avvicinata un'altra persona, travestita da corridore, e gli ha sparato un colpo alle spalle che lo ha centrato alla testa trapassandolo all'altezza dell'orecchio sinistro. È morto sul colpo. Ad indagare sull'omicidio di Piscitelli saranno anche i magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia. In procura, a Roma, è stato aperto un fascicolo di indagine, al momento a carico di ignoti, coordinato dal pm di turno esterno e da quello della Dda.

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L'ultrà, già implicato in precedenza in una vicenda di droga, è stato colpito alla testa da un colpo. A dare l'allarme è stato un passante. È stato avvicinato alle spalle e centrato da un unico colpo di pistola alla testa, all'altezza dell'orecchio sinistro, l'ultras della Lazio Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik, ucciso stasera nel parco degli Acquedotti a Roma. È quanto ricostruito finora dalla polizia che indaga sulla vicenda. Sul posto volanti, squadra mobile e polizia scientifica che sta effettuando i rilievi.

Confuso tra la gente nel parco, col sole ancora alto, il volto coperto. Ha impugnato una pistola calibro 7,65 sparando un solo colpo che ha sorpreso Piscitelli, noto come Diabolik, alle spalle. Il killer dell'ultras della Lazio, ucciso oggi alle 19 al parco degli Acquedotti, è stato sfacciato e spietato. Ha agito a colpo sicuro, esplodendo il proiettile dritto alla testa dell'obiettivo, morto sul colpo. Gli agenti della Squadra Mobile, agli ordini di Luigi Silipo, stanno ascoltando quanti erano presenti nella speranza che qualcuno ricordi anche solo un particolare utile a identificare l'assassino dileguatosi come era arrivato, tra la folla.

Decine di persone, tra amici e tifosi della Lazio, si sono radunate davanti al parco degli Acquedotti a Roma dove è stato ucciso Piscitelli. L'area è transennata e presidiata dalla polizia. Urla e insulti da parte di alcuni amici e tifosi della Lazio contro i giornalisti presenti al parco degli Acquedotti a Roma dove stasera con un colpo di pistola alla testa è stato ucciso il capo ultras degli Irriducibili della Lazio conosciuto come Diabolik. Le indagini della Squadra Mobile sono coordinate dalla Dda della procura della Capitale.



Il corpo di Diabolik giace a terra nel parco degli Acquedotti
 

 

CHI È DIABOLIK
Fabrizio Piscitelli, noto come "Diabolik", è lo storico capo ultrà degli Irriducibili della Lazio finito in manette per narcotraffico. Ha accumulato nel corso degli anni un patrimonio di oltre due milioni di euro: automobili, immobili di lusso e partecipazioni societarie. Il capo ultrà faceva soldi anche commercializzando gadget della Lazio e aveva fondato un'azienda il cui capitale era diviso a metà tra la moglie e la figlia. Nel corso degli anni Diabolik ha accumulato una sfilza di carichi pendenti e di sentenze passate in giudicato. E ancora: Diabolik è finito sotto processo per un brutto episodio di estorsione ai danni del presidente della Lazio Claudio Lotito, la tentata scalata alla società.
 




 
La salma sarà portata a Tor Vergata per l'autopsia. Sarà portata all'istituto di medicina legale di Tor Vergata la salma di Fabrizio Piscitelli.
Il corpo, ancora sul luogo dell'agguato, sarà sottoposto all'esame autoptico.

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