Fiumicino, fa il bagno di notte e muore: è giallo

Fiumicino, fa il bagno di notte e muore: è giallo
di Umberto Serenelli
Lunedì 10 Agosto 2020, 09:54
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Si tinge di giallo la morte di un romano ritrovato sulla spiaggia di via del Pesce Luna a Fiumicino. Da una prima ricostruzione sembra che il 43enne sia annegato anche se la presenza di alcune ferite sul cuoio capelluto destano qualche perplessità e hanno allarmato gli inquirenti accorsi sull'arenile nel cuore della notte, tra sabato e domenica. Il tratto di spiaggia alle spalle del centro di raccolta dei rifiuti è meta preferita, nelle serate estive e soprattutto nelle ore notturne, dei pescatori sportivi che affollano il litorale dove lanciano l'amo delle canne da punta. Nel weekend è dunque normale imbattersi in gruppi di appassionati che con le torce illuminano gli ami, dove infilano la tremolina con cui catturare cefali e spigole, oppure utilizzano il fascio luminoso per seguire il filo teso collegato alle canne sulla superficie del mare. Sabato, un gruppo di romani ha deciso di raggiungere Fiumicino scegliendo la costa nord della cittadina marinara per una battuta di pesca dalla riva, mangiando magari un panino o una pizza e sorseggiando birra o vino.

LA RICOSTRUZIONE
L'uomo, poi deceduto, forse spinto dalla notte particolarmente calda, ha deciso di fare una nuotata. Era da poco trascorsa la mezzanotte e il rumore del tuffo è riecheggiato tra la quiete circostante, catturando le attenzioni di altri gruppi di pescatori poco distanti. Dopo una mezz'ora, non vedendo ritornare l'uomo a riva, gli amici si sono allarmati e hanno iniziato a cercarlo, anche gridando il nome, senza ricevere però alcuna risposta. Le ricerche si sono estese lungo un tratto di circa 300 metri di spiaggia ma con esito negativo. Solo allora i compagni hanno chiamato il commissariato di Fiumicino città. Verso le 2 sul posto sono arrivate, a sirene spiegate, due pattuglie della Polizia seguite dai sanitari del 118. Grazie a potenti torce gli agenti hanno individuato, a pochi metri dalla riva, il corpo che galleggiava privo di vita. Il 43enne è stato portato in spiaggia, dove il personale dell'ambulanza ha accertato il decesso.
Alle prime ore dell'alba, il cadavere è stato trasferito all'obitorio a disposizione dell'autorità giudiziaria, mentre la polizia scientifica ha effettuato i rilievi del caso. Una morte comunque avvolta nel mistero che non esclude l'ipotesi di un urto violento della testa contro una vicina scogliera, difficile da individuare a causa del buio. Non è da escludere che raggiunta la scogliera abbia deciso di salirvi e poi di tuffarsi, sbattendo contro uno scaglione di selce sul fondale marino. L'inchiesta per accettare le cause e la dinamica della morte è stata affidata agli ispettori del commissariato di Fiumicino città, guidato dal dirigente Catello Somma.
 

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