Fregene, notte di paura: quattro rapine in villa consecutive, banditi in fuga

Fregene, notte di paura: quattro rapine in villa consecutive, banditi in fuga
Fregene, notte di paura: quattro rapine in villa consecutive, banditi in fuga
di Fabrizio Monaco
Venerdì 20 Agosto 2021, 00:09
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Quarta notte di passione per le famiglie di Fregene nord. La peggiore, da quando il 15 agosto la banda ha preso di mira di notte le ville del centro balneare. I ladri sono tornati ancora e stavolta sono stati intercettati dai carabinieri di Fregene con tanto di inseguimento e mobilitazione generale dei residenti nelle ricerche, purtroppo senza esito. Incredibile la sicurezza della gang che ogni notte torna nella stessa zona, anzi sulla stessa strada, duecento metri tra via Rodi Garganico e via Fontespina. 

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L’ESCALATION
Mercoledì notte si è toccato il fondo, i ladri scatenati sono entrati in ben quattro case.

Le telecamere li hanno di nuovo ripresi, sono gli stessi dei giorni scorsi, vestiti con una tuta grigia, passamontagna, cappello con visiera e guanti. Arrivano alle 2.00, camminano su un cornicione sottile, sotto un muretto divisorio. Sono in due, si siedono sopra una tettoia, uno ha un cuscino in mano, forse serve per attutire il rumore delle effrazioni, un altro uno zaino e una sacca con attrezzi da scasso. Seduti osservano le case ancora illuminate, parlano a bassa voce tra di loro e si preparano. Il primo a muoversi è un terzo complice, a poca distanza in via Jesolo scavalca il muro di una villa ma viene visto dal proprietario che sta su un balcone: «Chi sei?», grida all’incappucciato che scappa verso la strada principale, probabilmente raggiunge gli altri sul tetto. Forse sono più di tre, il 16 agosto ne sono stati visti cinque, palo compreso. Parte la prima telefonata che avvisa i carabinieri. Subito dopo si dirigono alla villa sotto al cornicione, quella più tranquilla in via Fontespina. Dentro non c’è nessuno ma i ladri non lo sanno perché le luci sono comunque accese. Poi passano a quella accanto ma qui parte l’allarme dei perimetrali. 

LE INDAGINI
Non si scompongono più di tanto, continuano a forzare la finestra e entrano, nonostante le sirene, prendono una borsa dal salone e scappano. Passano dal giardino alla casa vicina, anche qui parte l’allarme che ha allertato tante famiglie della zona che hanno cominciato ad accendere le luci e a guardare fuori dalle finestre. Arriva la prima pattuglia dei carabinieri: sono le 3.30, scendono due militari che iniziano la perlustrazione. In strada scendono anche dei residenti, cercano di aiutare i militari ad avvistare i ladri. Un carabiniere se ne trova all’improvviso due davanti, quasi si scontrano nel buio, alza la pistola e grida «Fermatevi o sparo». Ma quelli scappano, scavalcano un cancello e si buttano nei giardini delle ville. 

LE RONDE
Le luci delle case accese aumentano, qualcuno sale in auto, piccole ronde improvvisate: «Mi sono messo alla guida per cercarli – racconta Andrea, titolare della seconda casa derubata – ho fatto un po’ di giri ma poi ho desistito, a un certo punto mi sono visto puntare la pistola contro, i carabinieri pensavano fossi un complice». Arriva da Ostia una seconda pattuglia dei carabinieri, le famiglie vicine si avvisano: «Attenzione potrebbero essersi nascosti nei vostri giardini – è il messaggio ripetuto – se li vedete urlate così i carabinieri li prendono». 
Le ricerche vanno avanti fino all’alba ma dei ladri non c’è traccia. Troppi nascondigli tra le siepi, alberi, cantieri di case in costruzione. La via di fuga potrebbe essere in qualunque direzione verso la Capitale o lungo il litorale romano. 

«Siamo stanchi – racconta Francesca Costantini che è scesa in strada – non dormiamo da quattro notti, non è possibile continuare così». 
Ci vorrebbero uomini a controllare ma la stazione dei Carabinieri di Fregene non ha avuto i rinforzi estivi, è un miracolo se di notte riesce a far uscire una pattuglia. Una pacchia per il ladri. 
 

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