Guidona, l'amico muore sul suo quad e lui tenta di nasconderlo: Ivan aveva 32 anni

Quando gli operatori del 118 sono arrivati del mezzo non c'era più traccia. Per Ivan Prinzivalli è iniziata la corsa disperata verso il pronto soccorso. L'amico: «Ho avuto paura, perché non era assicurato ed era intestato a me»

Guidona, l'amico muore sul suo quad e lui tenta di nasconderlo: Ivan aveva 32 anni
di Elena Ceravolo
Lunedì 8 Agosto 2022, 07:20 - Ultimo agg. 9 Agosto, 09:37
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Si è messo in sella al quad di un amico per fare un giro, ma poche centinaia di metri più avanti, mentre affrontava una curva, improvvisamente il mezzo si è ribaltato travolgendolo e andando a finire contro altre auto in sosta. Non c'è stato nulla da fare, sabato sera, a Villanova di Guidonia per Ivan Prinzivalli, 32 anni. Inutile il trasporto all'ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, dove i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Troppo gravi le ferite riportate nell'incidente, avvenuto a poche centinaia di metri da casa del giovane. È successo intorno alle 23,30 in via Carlo Alberto, una strada che costeggia la piazza centrale del quartiere. I passanti che hanno assistito alla tragica carambola hanno subito allertato i soccorsi: «Venite, un ragazzo si è ribaltato con il quad, è per terra, sembra molto grave».

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IL DECESSO
Quando gli operatori del 118 sono arrivati, però, del mezzo non c'era più traccia. Per Ivan Prinzivalli è iniziata la corsa disperata verso il pronto soccorso. Più tardi sono stati i carabinieri della tenenza di Guidonia a ricostruire che cosa era accaduto in quei drammatici momenti. Il quad era stato portato via dal luogo dello schianto. Gli investigatori dell'Arma, sulla base dei racconti dei testimoni, lo hanno trovato poi nel garage dell'amico che lo aveva prestato, un ventottenne del posto: aveva i segni evidenti di quella terribile carambola tra l'asfalto e le auto parcheggiate. Ma non c'è stato bisogno di ulteriori accertamenti perché il ventottenne ha ammesso: «Ho avuto paura, perché non era assicurato ed era intestato a me». La sua posizione è al vaglio dei carabinieri. Il mezzo, intanto, è stato posto sotto sequestro.
Era uscito dalla casa di famiglia, la vicina via Guerrazzi, per fare due chiacchiere con gli amici, Ivan Prinzivalli.

Poi l'idea di fare un giro con quel quad. E, secondo una prima ricostruzione, una volta in sella, ha fatto forse duecento metri. Il controllo, per cause in via di accertamento, l'ha perso mentre affrontava una curva. Il mezzo gli è caduto addosso dopo il ribaltamento facendogli sbattere violentemente la testa. La compagna, probabilmente avvertita subito, è corsa in via Carlo Alberto dalla vicina casa di via Guerrazzi. Saranno trecento metri di distanza. Ora Villanova piange «un giovane dolcissimo, che sorrideva sempre». Una valanga le condoglianze rivolte alla famiglia da amici e conoscenti, da chi spesso incrociava il suo sorriso sulle strade del quartiere. Il padre, noto come Mago Vincenzo, è un cartomante e chiromante conosciuto in zona. E molti hanno espresso cordoglio anche direttamente sulla sua pagina social. Una famiglia precipitata in un dolore senza confini. I funerali di Ivan Prinzivalli si terranno oggi pomeriggio a Villanova. «Non so che dire - le parole dell'amico Vincenzo - Venerdì mattina ci siamo sentiti ed eri contento che stavi andando a casa così ti facevi un fine settimana a dovere e oggi mi è arrivata questa notizia maledetta. Sono felice di averti conosciuto. Eri una grande persona ti ricorderò sempre. Ti saluto come ho sempre fatto io quando ti chiamavo, ciao Chicco». E quelle di Igor: «Quante cazzate fatte insieme, 15 anni e zero pensieri, le scalette, nessuna paura di sfidare la vita. Poi col tempo abbiamo preso strade diverse, ma ogni volta che ci incrociavamo era come se non fosse cambiato nulla. Poco tempo fa ci siamo visti e col tuo solito sorriso mi ha detto Igorè mo che sei tornato a Villanova dobbiamo organizza' una cena. Stamattina una di quelle notizie che ti scuotono, ti lasciano un vuoto che è difficile da spiegare, quella sensazione di magone che ti fa fare mille domande sulla vita. Non si può morire così, a 32 anni. Ora da lassù proteggi tutti. Te voglio bene. Riposa in pace amico mio».

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