Terremoto a Gallicano, il sindaco: «Nessun danno ma tanta paura»

Terremoto a Gallicano, il sindaco: «Nessun danno ma tanta paura»
Terremoto a Gallicano, il sindaco: «Nessun danno ma tanta paura»
Domenica 30 Dicembre 2018, 12:05
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La scossa di magnitudo 3.2, verificatasi poco prima dell'una di questa notte, nella zona est di Roma con epicentro a Gallicano nel Lazio «ha provocato molta paura ma per fortuna al momento non risultano danni e persone né a case, nè a edifici pubblici e storici». Lo riferisce all'Adnkronos Pietro Colagrossi  il sindaco di Gallicano, Comune a circa una quarantina di chilometri dalla Capitale, che subito dopo la scossa si è attivato per verificare la situazione. «Il nostro territorio è molto vasto, con 52 km di strade e circa 2000 ettari di territorio, per la maggior parte agricolo, tanto che la scossa non è stata avvertita in modo uguale tra una zona e l'altra del Comune. Subito dopo il sisma - racconta - abbiamo fatto un sopralluogo in diverse aree, compreso quella dell'epicentro, che è stato localizzato nell'area chiamata Acqua Traversa, alla periferia di Gallicano, sull'asse della Prenestina, dove vivono circa 2000 persone. Tutte hanno riferito di aver avvertito molto forte il moto sussultorio del terremoto: i lampadari quasi non si sono mossi, hanno oscillato pochissimo ma i letti sono sobbalzati anche di 10-15 centimetrì, hanno riferito i cittadini».
Il primo cittadino, insieme al vicesindaco Angelo Rossi e al presidente del gruppo di volontari della Protezione civile di Gallicano Manuele Mastracci, ha poi effettuato, sempre in piena notte, sopralluoghi per verificare che non ci fossero danni, oltre che a persone, anche a case e monumenti del centro storico. «Per fortuna - dice - non abbiamo rilevato nulla, né nella Cattedrale né nella sede del Municipio, che è un palazzo del '600.
Abbiamo infine verificato che non ci fossero problemi in diverse case dove sono ospitati soggetti fragili, handicappati o persone con problemi di altro tipo. Al momento possiamo dire che non ci sono stati danni né a strutture pubbliche che private. Più tardi - conclude - vedrò il parroco per fare un'ulteriore ispezione all'interno della Cattedrale».
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