Scontro sulla Colombo a Roma, dopo Alessandro muore anche il giovane che guidava la Smart

Scontro sulla Colombo a Roma, dopo Alessandro muore anche il giovane che guidava la Smart
Scontro sulla Colombo a Roma, dopo Alessandro muore anche il giovane che guidava la Smart
di Mirko Polisano
Martedì 13 Luglio 2021, 06:37 - Ultimo agg. 19 Febbraio, 23:17
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C'è una seconda vittima dell'incidente di domenica all'alba sulla Cristoforo Colombo. Dopo Alessandro Rega, il 24enne molto conosciuto tra San Francesco e Dragona, non ce l'ha fatta nemmeno Antonio Bevilacqua, 23enne di zona. Il giovane era alla guida della Smart for four, il «proiettile» - come lo ha definito un testimone - che si è andato a schiantare contro uno dei pini a margine della carreggiata della Colombo, all'altezza di via del Canale della Lingua dove si è verificato lo scontro che ha coinvolto anche una Ford Ka, illesa la conducente dell'utilitaria.
IL PEGGIORAMENTO
Nello scontro sulla Colombo, un'altra strage del sabato sera, il 24enne Alessandro Rega è deceduto sul colpo mentre gli altri tre passeggeri all'interno della Smart for four sono rimasti feriti, due in modo grave.

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Uno di loro era proprio Antonio Bevilacqua trasportato d'urgenza dal Grassi al San Camillo, dove è arrivato in condizioni disperate.

Il giovane sarebbe stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico ma poi nella notte sarebbe entrato in coma, fino a spirare ieri mattina, intorno alle 13.

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LA DINAMICA
Resta ancora da chiarire la dinamica dell'incidente su cui da domenica mattina sta lavorando la polizia locale del X Gruppo Mare. I caschi bianchi hanno effettuato i rilievi del caso, soprattutto verificando le tracce presenti sull'asfalto, concentrando l'attenzione sulla presenza o meno di eventuali tracce di frenata sull'asfalto. Tra le ipotesi più accreditate, quella che non possa essere stato rispettato il rosso del semaforo. Le cause restano tutte da accertare. La Smart avrebbe così centrato la Ford Ka, la cui conducente per una fortuita casualità, è rimasta illesa. Per lei, qualche escoriazione e una condizione di choc.

 

«Mi hanno travolto, mi sono piombati addosso - ha ripetuto più volte ai vigili urbani - è stato come un proiettile». A confermare questa versione dei fatti ci sarebbe anche un testimone, che è stato sentito dalla municipale e le sue dichiarazioni sono state messe a verbale dai caschi bianchi. Parole che coincidono con gli esiti dei primi accertamenti svolti dagli uomini del X Gruppo Mare.
 

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