Quattro condanne per corruzione e accesso abusivo a sistemi informatici aggravato dal metodo mafioso. Si è concluso così il processo davanti alla quarta sezione penale di Roma che vedeva imputato il boss di mafia, Salvatore Rinzivillo, condannato a 10 anni di reclusione.
Tra gli imputati anche due carabinieri «infedeli» e un avvocato. Per il militare Cristiano Petrone inflitta una condanna a 9 anni e a 8 anni per il suo collega Marzo Lazzari. Nei confronti dell'avvocato Giandomenico D'Ambra ha disposto una condanna 3 anni e sei mesi. Rinzivillo venne arrestato a Roma il 4 ottobre 2017 insieme con altre 36 persone nell'ambito di una maxi operazione antimafia, coordinata dalla procura nazionale Antimafia e Antiterrorismo e disposta dalle Direzioni distrettuali Antimafia di Roma e di Caltanissetta.
Il capomafia fu arrestato dopo una lunga inchiesta.