Mammografie in un click, il Lazio è la prima regione: «Più test e diagnosi veloci»

D’Amato: partono le prenotazioni on-line per gli screening al seno. «Era una richiesta delle associazioni che si battono per la prevenzione»

Mammografie in un click, il Lazio è la prima regione: «Più test e diagnosi veloci»
Mammografie in un click, il Lazio è la prima regione: «Più test e diagnosi veloci»
di Camilla Mozzetti
Domenica 8 Maggio 2022, 23:28
4 Minuti di Lettura

All’inizio la “rivoluzione” è partita per le visite specialistiche - da quelle oculistiche alle dermatologiche - poi è arrivata la diagnostica di laboratorio e quella per immagini come la Tac. Ed ora, con quel modello fortunato che ha scandito la campagna vaccinale contro il Covid-19, si passa agli screening mammografici: prenotabili on-line o sul cellulare con una semplice App. Velocità e immediatezza sono le parole chiave di una rivoluzione intrapresa dalla Regione Lazio per migliorare i servizi sanitari.

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​Mammografie in un click

E proprio come finora è stato possibile fissare un appuntamento per il farmaco contro il Sars-Cov-2 si potrà scegliere “dove” e “quando” - sempre in modo gratuito - eseguire il test.

La mammografia è, per la platea femminile di riferimento, un esame importante perché va ad accertare o meno la presenza di masse tumorali e se eseguita come test di screening permette di analizzare e accertare o meno la possibilità di una donna di sviluppare in futuro un tumore.


I NUMERI 

«Ogni anno la Regione Lazio invita circa 400 mila donne - spiega l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato - a sottoporsi a questo test». La risposta in termini di adesione? Non è bassa ma non copre l’intera platea del target, ovvero donne tra i 45 e i 74 anni a cui lo screening è previsto per legge. «Le risposte ci sono - prosegue D’Amato - ma sono circa 270 mila», ovvero il 67,5% del totale. Con il nuovo modello le donne che riceveranno il tradizionale invito potranno procedere in due modi: «continuare a seguire il corrente canale per la prenotazione della visita oppure - aggiunge ancora il responsabile della Sanità del Lazio - prenotarlo attraverso il sito regionale o con l’App sul cellulare». Esattamente nel modo in cui si sono prenotati finora i vaccini contro il Covid-19: si potranno scegliere i centri di riferimento dove è possibile eseguire il test e il giorno in cui si vuole sottoporsi all’esame. La rivoluzione, già avviata come detto per le visite specialistiche e per gli esami di diagnostica, prevede un “recall” virtuale tramite sms a 72 ore dalla mammografia prenotata, l’utente potrà confermarla oppure disdirla e riprogrammarla senza spendere nulla perché l’esame è gratuito. In questo modo il beneficio è duplice: «Il Lazio è la prima Regione in Italia a procedere in tal senso e puntiamo a raccogliere tramite questa semplificazione un maggior numero di adesioni», conclude D’Amato ma si potrà anche ridurre il numero delle prestazioni inevase, di quelle visite cioè che vengono prenotate ma non effettuate perché l’utente non si presenta ma non disdice l’appuntamento togliendo di fatto quello “slot” ad un’altra possibile candidata. 


LA NUOVA FRONTIERA 


Non solo, perché da diversi giorni sono partiti i “test genomici” che vengono fatti per le donne che hanno già avuto una diagnosi precoce di tumore. Questi test, che in gergo sono i “Brca1” e “Brca2”, servono per evitare le chemioterapie, fortemente impattanti sull’organismo procedendo con delle terapie mirate ma meno impattanti. I test genomici sono stati validati e acquistati e le “Breast unit”, ovvero i centri senologici riconosciuti e accreditati (dal Gemelli all’Ifo, dall’Umberto I al San Giovanni) hanno iniziato con i reclutamenti.

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