Cerciello e Varriale, il giallo dell'auto di supporto: senza rinforzi la notte dell'agguato

Cerciello e Varriale, il giallo dell'auto di supporto: senza rinforzi la notte dell'agguato
di Valentina Errante
Lunedì 9 Settembre 2019, 08:20
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«Ma come sei arrivato a via Cicerone da piazza Trilussa?». A porre la domanda alle 3.22 del 26 luglio scorso ad Andrea Varriale che aveva chiamato disperato perché il suo collega, Mario Cerciello Rega era stato accoltellato e perdeva sangue, è l'appuntato, in servizio quella notte alla centrale operativa. «E dimmelo no, chiamami ti faccio avvicinare una macchina». Dalle conversazioni risulta chiaro che non ci fossero altre auto di supporto a sostenere l'operazione dei militari, intervenuti in borghese per un cavallo di ritorno, ossia la tentata estorsione ai danni di Sergio Brugiatelli e la richiesta da parte di Finnegan Elder Lee e Gabriel Christian Natale Hjorth di 80 euro e un grammo di cocaina. Nei drammatici minuti che precedono l'arrivo dell'ambulanza, un'auto in servizio passa davanti a Varriale che tenta di farsi vedere. Una circostanza che ritarda anche i soccorsi. Il luogo diverso, rispetto a quello noto alle centrale, e il fatto che proprio Varriale accusi dell'aggressione due magrebini fa presumere che si tratti di un'altra operazione. Dal momento che la descrizione dei due americani «Uno biondo, l'altro moro», era stata fornita dalla centrale operativa.

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LA CONVERSAZIONE
La prima chiamata di Varriale alla centrale è pochi secondi dopo l'accoltellamento. Varriale è disperato, chiede un'ambulanza. Ripete: «Mario, Mario Cossa, via Pietro Cossa, subito un'ambulanza, perde tanto sangue, sto tamponando...respira a mala pena». Nella registrazione le ultime parole del vicebrigadiere: «Sto male, sto male», mentre un'auto di servizio passa davanti ai due militari: «ehi, ehi, l'autoradio mi sa che non mi ha visto», dice Varriale. L'operatore dice a un collega: «Guarda gli so' passati avanti l'autoradio». Varriale grida. «Porco ...ma non mi vedono?». Dalla centrale cercano di capire: «Ma dimmi dove li vedi?» E li ho visti passare sulla piazza qua». E l'operatore: «Aspetta ti passo il collega sul primo canale che ce li ha in diretta, aspetta un attimo».
 


«MANDAVO QUALCUNO»
Quattro minuti dopo, Varriale chiama ancora, alla centrale non hanno capito. Varriale bestemmia «C'hanno preso a coltellate sti bastardi». L'operatore risponde: «quelli che ha fermato?. Ma dimmelo che li hai fermati, ti mando qualcuno». E Varriale: «Ma che fermato, che appena li abbiamo fermati ci hanno accoltellato». E l'operatore: «Ma come sei arrivato a via Cicerone da piazza Trilussa?». Il carabiniere risponde: «Perché l'appuntamento non era lì, era da un'altra parte». L'appuntato che era a conoscenza dell'intervento aggiunge: «E dimmelo, chiamami, no? Ti faccio avvicinare una macchina lì vicino. Vabbé ma come state?». Varriale: «Mario sta perdendo sangue, ci serve un'ambulanza, via Pietro Cossa». E quell'altro: «Via Pietro Cossa, ti mando subito un'ambulanza, il com'era». «Civico 32», replica Varriale...poi dalla centrale chiedono: «Ma è arrivato qualcuno delle macchine?». E Varriale: «Non è arrivato nessuno, e non mi vedono». «Ok, dai, ti mando qualcuno».
Alcuni secondi dopo dalla centrale partono le indicazioni in base alla testimonianza fornita da Varriale: «Si cercano due persone di colore, età circa 20, hanno accoltellato il collega». A questo punto proprio dalla centrale non comprendono più se Varriale e Cerciello Rega siano intervenuti per la tentata estorsione indicata proprio prima. Era stata proprio la centrale a informare Varriale e Cerciello Rega sui connotati dei due americani. Così l'operatore dice a un collega: «Sembra però che le descrizioni sono diverse perché prima ci avevano detto uno biondo e uno moro e mo' sono due di colore, quindi non so se sono due cose distinte e separate..Non c'avevano informato che erano arrivati fino a zona San Pietro. Noi stavamo aspettando di sapere qualche notizia in merito a st'appuntamento, perché gli avremmo mandato un'altra macchina».
 

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