No vax, nel Lazio arrivano le multe per 35mila senza vaccino

L’Agenzia delle entrate invia gli avvisi: gli esenti hanno dieci giorni per opporsi

No vax, nel Lazio arrivano le multe per 35mila senza vaccino
No vax, nel Lazio arrivano le multe per 35mila senza vaccino
di Fabio Rossi
Venerdì 8 Aprile 2022, 22:31
4 Minuti di Lettura

Il primo passo, in questi giorni, sono le lettere di «comunicazione di avvio del procedimento sanzionatorio». L’Agenzia delle entrate le sta inviando, gradualmente, ai 35 mila over 50 del Lazio che, secondo i dati della Regione, non si sono ancora vaccinati per il Covid-19, violando l’obbligo deciso dal Governo per contenere la pandemia, in vigore dall’8 gennaio al 15 giugno. Molti hanno già ricevuto la contestazione, ad altri arriverà entro i primi giorni della prossima settimana.

No vax, nel Lazio arrivano le multe per 35mila

L’avvio del procedimento non si tramuta automaticamente nella contravvenzione da cento euro, prevista per chi non si è messo in regola.

I destinatari delle comunicazioni avranno a disposizione dieci giorni per opporsi: bisognerà dimostrare alla Asl competente di essere guariti dal virus o di essere esenti dal vaccino, con regolare certificazione medica. Se non arriverà l’ordine di sospensione del procedimento da parte delle aziende sanitarie locali, l’Agenzia delle entrate-Riscossione farà partire automaticamente le multe. A quel punto il cittadino dovrà pagare i 100 euro oppure opporsi davanti al giudice di pace.

 


LE CIFRE


Il Lazio è comunque una delle regioni italiane con la maggiore percentuale di vaccinati, rispetto alla popolazione totale. Tra gli over 12 sono complessivamente 120 mila le persone che non hanno ancora ricevuto le iniezioni previste. Tra gli over 5 (l’intera platea attualmente vaccinabile), il 90,9 per cento ha ricevuto almeno una dose, l’89,6 per cento ha completato il ciclo vaccinale e il 70,9 per cento si è sottoposto anche alla dose addizionale. Cifre che mantengono il Lazio abbondantemente sopra alla media nazionale e sul podio delle regioni per numero di vaccinati, dietro soltanto a Puglia e Toscana. Anche la percentuale di over 50 no vax è infatti al di sotto del dato che si registra nel resto del Paese. Segno di una campagna che è stata finora capillare ed efficace sul territorio: complessivamente è stata superata quota 13 milioni e 390 mila vaccini inoculati, con 3,9 milioni di dosi booster. Nella fascia pediatrica (5-11 anni) sono oltre 147 mila i bambini che hanno almeno la prima dose. Gli hub vaccinali sono ad accesso libero senza prenotazione, negli orari di apertura, per favorire la partecipazione alla campagna di vaccinazione. I centri di Ostiense, Termini e di via Lamaro sono inoltre dedicati ai cittadini provenienti dall’Ucraina.

IL BOLLETTINO

Nel Lazio intanto aumentano i ricoveri in area medica e diminuiscono i pazienti in terapia intensiva per Covid, mentre si registrano altri otto morti. Il bollettino regionale di ieri parla di 9.546 tamponi molecolari e 37.546 antigenici - per un totale di 47.092 test - con 6.849 nuovi casi positivi (742 in meno del giorno precedente), otto decessi (sette in meno rispetto a giovedì), 1.164 i ricoverati nei reparti ordinari (con un incremento di nove pazienti), e 72 in terapia intensiva (quattro in meno della precedente rilevazione) con 7.352 persone guarite. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 14,5 per cento. I nuovi casi accertati a Roma città, ieri, sono stati 3.628.

L’ASSISTENZA


«Si stanno completando i preparativi per la missione del team sanitario dell’istituto Spallanzani a Sighet, in Romania al confine con l’Ucraina: la partenza è prevista domenica - spiega l’assessore regionale alla sanità, Alessio D’Amato - Voglio ringraziare gli operatori dello Spallanzani, punto di riferimento anche nell’assistenza ai profughi ucraini». Il Lazio, sottolinea D’Amato «è l’unica regione italiana impegnata in due scenari logistici, in Polonia e in Romania, con l’istituto Spallanzani di Roma».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA