Omicidio Varani, i Foffo non pagano l'avvocato: scatta pignoramento da 120 mila euro

Omicidio Varani, i Foffo non pagano l'avvocato: scatta pignoramento da 120 mila euro
di Adelaide Pierucci
Sabato 18 Luglio 2020, 08:56
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Nello studio di Porta a Porta, a poche ore dall’arresto di Manuel Foffo per l’omicidio di Luca Varani, l’avvocato Michele Andreano sedeva accanto a Valter Foffo, sembravano affiatati.

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Da un pezzo si parlano solo tramite atti giudiziari. I Foffo non hanno pagato gli onorari e il penalista ha ottenuto ragione davanti al tribunale civile. Un saldo sostanzioso: tra le spese di onorario, giudiziarie e gli interessi l’avvocato Andreano per aver assistito in primo grado Manuel, spuntando una pena a 30 anni in abbreviato (confermata in Cassazione), dovrà riscuotere oltre 120.000 euro.
 

 


Ieri il giudice Clara Cormio presidente dell’XI sezione civile del tribunale di Roma ha bocciato l’opposizione al decreto ingiuntivo presentata da Valter e Roberto Foffo, padre e il fratello di Manuel, dando il via libera allo studio Andreano a far scattare il pignoramento. «E’ spiacevole per un legale - spiega - Andreano - procedere contro i familiari di un ex assistito, ma il nostro studio per affrontare un processo così delicato non ha ricevuto neanche un acconto. Siamo stati costretti a rivalerci». 
 


L'OMICIDIO
È la notte tra venerdì 4 e sabato 5 marzo 2016 quando Luca Varani viene torturato e ucciso con oltre cento tra martellate e coltellate in un appartamento di via Igino Giordani, in zona Collatina, nel corso di un festino a base di sesso, alcol e droga. L'allarme scatta quando il proprietario di casa, Manuel Foffo, racconta tutto al padre che chiama il 112. Nell'abitazione della Collatina i carabinieri trovano il corpo senza vita del 23enne, intanto viene rintracciato anche Marco Prato, accusato insieme a Foffo del delitto, che intanto si era rifugiato in un hotel tentando il suicidio.

Dalle indagini tecniche del perito nominato dal gip, emerge che Varani è stato stordito e ucciso con almeno 100 tra colpi di martello e coltellate. Foffo e Prato, come risulta dalle indagini, cercano di ripulire l'abitazione gettando gli abiti della vittima e il suo cellulare in un cassonetto, ma vengono arrestati poco dopo il delitto. «Volevamo uccidere qualcuno, volevamo vedere l'effetto che fa» dirà Foffo ai carabinieri.
 

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