Colleferro, operaio morto nella discarica, il dolore del figlio: «Tra un mese saresti andato in pensione»

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Domenica 10 Novembre 2019, 10:29 - Ultimo agg. 10:38

I rilievi della polizia scientifica e degli agenti del commissariato di Colleferro che hanno svolto le indagini insieme agli ispettori del lavoro della Asl Roma 6 sono finiti nel tardo pomeriggio di ieri alla discarica di Lazio Ambiente nella zona di Colle Fagiolara, dove è morto l'operaio 63enne Giuseppe Sinibaldi. Le testimonianze dei presenti e dello stesso conducente del camion che stava sversando i rifiuti nell'invaso sottostante, hanno confermato la ricostruzione dei fatti avvenuti ieri intorno alle 11.30 sotto un forte acquazzone.

Colleferro, operaio muore nella discarica, travolto da un mezzo mentre lavorava

Sinibaldi era intento come tutti i giorni sul grosso piazzale della discarica, che prende rifiuti da Roma e da altre parti del Lazio, a far fare le manovre ai numerosi tir cabinati che trasportano quintali di rifiuti indifferenziati. Ad un certo punto l'operaio si è voltato di spalle per chiamare un collega sopra un'altro mezzo d'opera per ripulire un tratto del piazzale, nel frattempo il conducente del grosso camio aveva iniziato la manovra in retromarcia per sversare i rifiuti in discarica ed ha investito il 63enne che è finito nell'invaso dopo un volo di oltre 20 metri morendo sul colpo. Il corpo dello sfortunato operaio è stato trasportato dalla mortuaria all'istituto di medicina legale del policlinico di Tor Vergata, per l'autopsia, disposta dalla procura di Velletri.

L'uomo lascia due figli sui trent'anni, mentre la moglie era morta qualche anno fa' a causa di una malattia incurabile. Sarebbe dovuto andare in pensione il mese prossimo, era originario di Gavignano ma viveva a Colleferro. Oggi la discarica rimarrà chiusa e il sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna ha proclamato il lutto cittadino . Il 62enne cittadino romeno che guidava il grosso Tir carico di rifiuti di una ditta toscana, è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo, aggravato dalla violazione delle norme di sicurezza sul lavoro . Stamattina un toccante post è stato pubblicato dal figlio Mirko sul suo profilo facebook dove saluta il padre e lo ricorda come un grande lavoratore e un papà indistruttibile, si erano sentiti poco prima al telefono per andare a fare la spesa insieme appena avrebbe staccato. «Non riesco a crederci, non riesco ad accettare la maniera in cui sei morto, un mese prima della meritata pensione» .

Foto Luciano Sciurba

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