Roma, il padre la picchiava ogni giorno: 14enne si rifugia dall'amica e lo fa arrestare

Roma, il padre la picchiava ogni giorno: 14enne si rifugia dall'amica e lo fa arrestare
Giovedì 6 Giugno 2019, 12:55 - Ultimo agg. 13:04
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Botte e insulti, non c'era giorno che il papà non la picchiasse: prima la figlia di 14 anni e poi toccava anche al figlio più grande. Poi ieri la ragazzina, dopo l'ennesimo litigio violento con il padre padrone, ha trovato la forza e il coraggio di scappare e si è rifugiata da un'amica. È stata la madre dell'amica dopo aver ascoltato il racconto della 14enne a chiamare la Polizia e a spiegare ogni cosa. La ragazza, visibilmente scossa, ha mostrato agli agenti i segni delle percosse e ha raccontato mesi di violenze e di insulti, violenze mai denunciate per non turbare la serenità familiare.

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Pugni e schiaffi erano all'ordine del giorno. Il più delle volte le violenze avvenivano davanti alla madre che non si opponeva mai ai metodi coercitivi del marito. Trasportata in ospedale, è uscita dal pronto soccorso con una prognosi di diversi giorni. Ad aspettarla, per tutto il tempo, i poliziotti del commissariato Vescovio, diretto da Mario Spaziani, ai quali la ragazza si è rivolta, implorandoli di non riportarla a casa.
Avvertito il magistrato di turno e di concerto con gli uffici del Tribunale dei Minori, la giovane è stata accompagnata in una struttura di accoglienza, in attesa di essere ascoltata in audizione protetta, in presenza degli esperti della Polizia di Stato della IV sezione della Squadra Mobile e di una psicologa nominata dal pubblico ministero.

All'appuntamento in Questura, con sorpresa degli stessi investigatori, si è presentato anche il fratello della ragazza, di poco più grande, il quale, dopo aver confermato le dichiarazioni della sorella e raccontato delle violenze e delle percosse che anche lui era costretto a subire, ha chiesto e ottenuto di essere portato anche lui nella stessa struttura per starle vicino. Su richiesta del pm Antonio Verdi, il gip Nicolò Marino, ritenendo l'uomo pericoloso, ha emesso ordinanza di applicazione di misura cautelare personale e coercitiva nei confronti del padre che è stato allontanato dalla casa familiare, con divieto assoluto di avvicinarsi ai suoi figli ed ai luoghi da loro frequentati. Per entrambi i genitori, il Tribunale dei minori ha chiesto di sospenderli dalla responsabilità genitoriale e nominare un tutore provvisorio.

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