Rifiuti, il Tmb di Rocca Cencia verso il dissequestro dopo il rogo. I sindacati: «Un patto per il decoro di Roma»

Rifiuti, il Tmb di Rocca Cencia verso il dissequestro dopo il rogo. I sindacati: «Un patto per il decoro di Roma»
Mercoledì 27 Marzo 2019, 19:02
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Potrebbe essere dissequestrato domani, comunque a breve, il Tmb di Rocca Cencia dopo l'incendio del 24 marzo. Entro pochi giorni, quindi, l'impianto dei rifiuti potrà tornare alla piena efficienza garantendo il funzionamento del trattamento dei rifiuti. Su quanto avvenuto domenica sera la Procura di Roma ha avviato un'indagine per incendio colposo e ha disposto una consulenza tecnica per accertare le cause del rogo.
 

 

«È stata installata nel sito una centralina dell'Arpa a controllo della qualità dell'aria, anche per la tutela dei lavoratori. Sulla chiusura dell'officina Salario e sulla gestione del personale ci sono stati passi in avanti ma non risolutivi. Tuttavia resta il fatto che è ormai imprescindibile un patto per il decoro di Roma: sindacato, Ama e Campidoglio devono fare uno sforzo comune per uscire da una situazione che sta portando la Capitale al degrado e sta preoccupando e sovraccaricando ingiustamente le 8mila famiglie dei dipendenti dell'azienda. E in azienda serve un tavolo permanente sul servizio e sulla qualità del lavoro. Il tavolo di oggi ha inoltre stabilito una convocazione urgente per risolvere i problemi delle buste paga causati dal Sap, riunione fissata per lunedì», dichiarano, in una nota, Natale Di Cola, Marino Masucci e Massimo Cicco, segretari generali di Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel, dopo l'incontro con Ama che si è tenuto oggi presso la Direzione generale dell'azienda, in via Calderon de la Barca.

«È ormai inutile indugiare sulle cause che stanno portando Ama sull'orlo del baratro - proseguono i sindacalisti -, l'importante è aver chiaro che la situazione è grave e servono soluzioni rapide, solide e condivise per il raggiungimento di due obiettivi: la stabilità finanziaria e organizzativa dell'azienda e il recupero dell'immagine che la Capitale d'Italia merita. I cittadini sono stanchi della situazione indecorosa in cui versa la città e i lavoratori sono troppo spesso i capri espiatori di una situazione di cui certo non sono responsabili, facendo peraltro fronte alla carenza di mezzi disponibili, di organico e di impianti. Non è più accettabile alcuna giustificazione per rimandare l'elaborazione di soluzioni concrete - concludono - come ripetiamo da tempo, perseverare nell'attendismo sarebbe imperdonabile.
Faremo tutto il possibile per imboccare una via di uscita dall'inaccettabile impasse in cui è caduta Ama».

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