Rifiuti, Tmb già pieni. Ama: servono impianti

Oggi forse riaprono Roccasecca e Civitavecchia al momento ancora chiuse
Oggi forse riaprono Roccasecca e Civitavecchia al momento ancora chiuse
di Francesco Pacifico
Sabato 8 Febbraio 2020, 13:04
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Le discariche di Civitavecchia e di Roccasecca dovrebbero tornare in funzione già da questa mattina. E, di conseguenza, dovrebbero riprendere l’attività di smaltimento degli scarti provenienti dalla lavorazione dei rifiuti romani. Ma sarà difficile riportare alla normalità la situazione nella Capitale. La minicrisi di questi ultimi giorni ha messo a in ginocchio la città - in alcuni quartieri i cassonetti non sono stati svuotati - quanto il suo ciclo dei rifiuti. Non a caso Ama, in una nota, ha ribadito la necessità di dotarsi al più presto delle infrastrutture che le mancano, discarica in primis, per superare «il deficit impiantistico per il trattamento dei rifiuti», tra l’altro in una regione come il Lazio, «fanalino di coda d’Italia». Tanto da chiedere che «venga individuato un sito alternativo in Regione». Altrimenti sarà a rischio la stessa «messa in sicurezza della Capitale d’Italia».

Mercoledì scorso la Mad di Valter Lozza aveva comunicato ad Ama e alle aziende che trattano i suoi rifiuti (come la Colari di Malagrotta e la Saf di Colfelice) che non poteva più smaltire gli scarti di lavorazione provenienti dai Tmb. Parliamo di oltre 500 tonnellate al giorno, generate a loro volta dal trattamento di circa 2.100 tonnellate di materiale indifferenziato gettate giornalmente dai romani nei cassonetti. Mad - già interessata da un processo in questo campo - lamentava che dopo una recente sentenza della Corte di giustizia europea aumentavano gli oneri e i rischi di natura giuridica per gli smaltitori, coinvolti nel controllo della pericolosità dei cosiddetti rifiuti urbani con codici a specchio. Da qui lo stop alle attività a Civitavecchia e Roccasecca, che hanno bloccato il trattamento nei Tmb fornitori di Ama e creato fortissimi problemi alla raccolta della spazzatura a Roma. A sbloccare l’impasse, e dopo il lavoro di concerto tra il ministero dell’Ambiente e i tecnici della giunta Zingaretti, una lettera inviata ieri all’azienda di Lozza dalla Regione, nella quale «s’invitava» Mad a riprendere il servizio già da lunedì. Nella missiva le si garantiva sia che - come stabilito dall’Arpa - saranno al momento applicate le vecchie regole sulla classificazione dei materiali sia, soprattutto, che entro martedì prossimo il ministero e l’Ispra avrebbero diffuso le nuove linee guida per il trasferimento dei rifiuti urbani solidi nelle discariche.

Da qui la decisione di Mad di tornare sui suoi passi, anche perché le future disposizioni daranno soprattutto ai produttori di rifiuti e agli impianti di trattamento (come i Tmb) il grosso degli oneri di controllo sulla pericolosità dei rifiuti rispetto a quelli in carico agli smaltitori, che gestiscono le discariche. «Aspettiamo soltanto che le aziende ci mandino la documentazione per ripartire», fa sapere Lozza, che è anche proprietario del sito di Monte Carnevale dove dovrebbe sorgere la futura discarica capitolina e che si accinge a chiedere in Regione un’autorizzazione per avviare l’impianto.
Ma lo stop di Civitavecchia e Roccasecca ha comunque messo in ginocchio Roma. La municipalizzata ha limitato i danni della raccolta, “stoccando” l’immondizia prelevata dai cassonetti nel centro di trasferenza di Rocca Cencia - dove c’è un Tmb che sta funzionando a scarto ridotto - e che ieri aveva il piazzale stracolmo di materiali. Che saranno difficili da smaltire in questo weekend, ritardando le normali attività di raccolta dei camion. Se non bastasse, questo stratagemma non ha impedito che alcuni quartieri della Capitale ieri fossero sporchissimi. L’Ama ha sottolineato che questa crisi ha messo a rischio la gestione di almeno 1.600 tonnellate di rifiuti al giorno. In provincia di Roma e in tutto il Lazio, però, le cose sono andate peggio, con alcuni comuni come Fiumicino che hanno bloccato la raccolta. In quest’ottica l’assessore regionale ai Rifiuti, Massimiliano Valeriani, ieri ha incontrato i sindaci del bacino di Civitavecchia - 150mila abitanti - pronti a realizzare nella loro area impianti per la gestione dei rifiuti urbani. «Un incontro molto positivo - ha spiegato - l’amministrazione regionale è pronta a contribuire alla realizzazione di questi impianti, assegnando importanti risorse direttamente ai Comuni».
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