Roma, nuovi alberghi a 5 stelle: il Centro cambia volto. Già aperte 2 strutture, altre 8 entro il Giubileo

La mappa da via Veneto a via del Corso. Si creeranno quattromila posti di lavoro

Roma, nuovi alberghi a 5 stelle: il Centro cambia volto. Già aperte 2 strutture, altre 8 entro il Giubileo
Roma, nuovi alberghi a 5 stelle: il Centro cambia volto. Già aperte 2 strutture, altre 8 entro il Giubileo
di Giampiero Valenza
Domenica 16 Ottobre 2022, 00:21 - Ultimo agg. 16:46
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Entro il Giubileo, in pratica, una buona parte dei marchi celebri dell’accoglienza internazionale aprirà i battenti nella Capitale. E, secondo le stime del Convention bureau di Roma potranno garantire quattromila nuovi posti di lavoro, tra diretti e indotto. Almeno sette sono le grandi strutture con cantieri aperti che, dunque, potranno rivoluzionare il volto dell’accoglienza della città, più a misura del turismo di lusso. Il cronoprogramma è già tracciato: a settembre riapre Palazzo Ripetta. Ad aprile del 2023 sarà la volta a via Veneto del Nobu Hotel, la catena promossa dall’attore Robert de Niro. Nello stesso anno sarà tutto un taglio di nastri. Dovrebbe inugurarsi anche The Rome edition: 93 tra camere e suite oltre a due attici, ciascuno con terrazza privata, recuperando l’edificio storico che in centro venne progettato da Cesare Pascoletti in collaborazione con Marcello Piacentini.

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E proprio un altro edificio di quest’architetto, una delle firme più rilevanti del razionalismo italiano, rientra nella nuova vita dell’accoglienza del lusso capitolino: il grande marchio dei Bulgari Hotel calerà il suo asso il prossimo anno.

Aprirà i battenti nel cuore di Campo Marzio, nel palazzo modernista degli anni Trenta affacciato sull’Ara Pacis e sul Mausoleo di Augusto. La casa internazionale che punta tutto sul lusso (nata per volontà dell’argentiere greco Sotirio Bulgari proprio a Roma, nel 1884) lo definisce uno «sfavillante tributo alla culla dell’universo Bulgari e alla sua più gloriosa fonte di ispirazione». Ci saranno oltre cento camere, in maggioranza suite, insieme al ristorante Niko Romito e al Bulgari Bar.

Ma non finisce qui. Nel 2024 nella vecchia sede della Banca nazionale del lavoro (che si affaccia sempre su via Veneto), sarà possibile prenotare le stanze al Rosewood. Poi c’è il Four Seasons, il cui socio di maggioranza è Bill Gates e che in Italia ha già aperto a Firenze e a Milano e in un convento del XIV secolo a Taormina. Nella Capitale le sue suite di lusso saranno a Palazzo Marini, a piazza San Silvestro: un’operazione che, solo per l’acquisto dell’edificio, è costata al Gruppo immobiliare Fort Partners Puerto Rico 168 milioni di dollari. Sempre nel 2024 è data l’apertura dell’Orient Express Hotel, del gruppo Accor, che avrà la sua casa nello storico Hotel de la Minerva: la nuova veste è possibile grazie al lavoro del designer e architetto Hugo Toro. Si parla anche del Mandarin Oriental Hotel Group che potrebbe nascere nel rione Sallustiano. 

GIÀ OPERATIVI

Tra le imprese ricettive che hanno già aperto c’è il Vilòn Luxury hotel, nato in una dimora storica del centro. Per molto tempo fece parte di un gruppo di edifici che, già nel Seicento, si chiamavano “Le case annesse a palazzo Borghese” che i principi allora davano in affitto. Poi, la struttura divenne nel 1841, per volere della principessa Adelaide Borghese de la Rochefoucauld la prima scuola per fanciulle povere affidata alle monache francesi Figlie della Croce. E Una Hotels, aperta a Trastevere. «La riqualificazione dell’offerta turistica romana passa anche attraverso investimenti importanti da parte di compagnie nazionali e internazionali. C’è un grande fermento e grandi protagonisti dell’hotellerie di lusso internazionale», commentano dal Convention Bureau. 

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