Roma, caos rifiuti: «Rischio emergenza per feste di Pasqua»

Roma, caos rifiuti: «Rischio emergenza per feste di Pasqua»
di Laura Bogliolo
Domenica 17 Marzo 2019, 10:25 - Ultimo agg. 10:51
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È quasi primavera. E nelle aiuole di San Lorenzo già fioriscono sacchetti neri di immondizia. L’ Ama ha ideato con cura il nuovo sistema di raccolta per i negozianti: ma all’Esquilino «i secchi viaggiano da soli...», sono in mezzo alla strada, pieni di immondizia e la differenziata salta. A Monte Mario, nella verde via Courmayer, il vaso che contiene un alberello è quasi sepolto da sacchetti.

La tormenta che soffiava su Roma subito dopo il rogo del Tmb Salario ha perso un po’ di potenza, ma i romani continuano a fare i conti con la zoppicante raccolta dei rifiuti. Il bilancio è sempre in negativo e potrebbe peggiorare a Pasqua, per la presenza dei turisti e il fisiologico aumento di rifiuti, come spesso avviene durante i giorni di festa. Criticità vengono segnalate soprattutto nella raccolta della carta. «I negozianti sono in grande difficoltà» spiega Paolo Peroso, di “Amici di Porta Pia”.

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«I commercianti, stanchi di accumulare cartoni non raccolti fuori i locali, provano a inserirli negli appositi cassonetti che però sono pieni» dicono dal comitato “Esquilino vivo”. «Siamo pieni di rifiuti, è una tragedia» sbotta Letizia Cicconi di “Esquilino in comune”. La situazione è così esplosiva che scatoloni con immondizia qualche giorno fa sono apparsi anche sulle scale mobili (non funzionanti ovviamente) della vicina stazione della metro. A Torpignattara sono pieni tutti i cassonetti invece: anche se sono davanti una chiesa (in via Filarete) o a una scuola elementare (in via Francesco Laparelli).

Nella guerriglia quotidiana dei romani contro il degrado e i disservizi dell’ Ama c’è posto anche per un giallo: una montagna di sacchetti dell’immondizia è stata scaricata qualche notte fa davanti al civico 760 di viale Palmiro Togliatti. «Delinquenti hanno abbandonando un camion intero di rifiuti. Pensano forse di intimidirci con questi gesti, ma in realtà non fanno che rafforzare la nostra determinazione» ha scritto su Facebook l’assessore all’Ambiente del V Municipio, Dario Pulcini.

Qualche residente intanto è pronto a presentare una denuncia. Alla Balduina e a Monte Mario, dove è partita un’azione legale per chiedere il risarcimento della Tari (oltre 300 le adesioni) i rifiuti invadono i marciapiedi. «I cittadini sono stanchi di vedere il degrado. Attueremo tutte le azioni necessarie legali e non per difendere il diritto dei romani a vivere in una città decorosa» dice Gianluca Gaeta ideatore su Facebook di “Class Action Roma Pulita” insieme agli avvocati Veruska Vicentini e Andrea Diorio.

Le richieste di risarcimento della Tari ormai sono un virus: si diffondono come l’influenza tra i piccoli di un asilo.
Al Trieste-Salario «faremo un incontro per decidere la strada da intraprendere, il ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale o l’atto di citazione presso il Tribunale per il ristoro dei danni patrimoniali e non causati dal comportamento illecito di Ama» dice Angelo Artale, coordinatore del “Tavolo della Qualità del II municipio”. «Ci preoccupano i secchi negli androni, con l’arrivo dell’estate saremo di nuovo sommersi da cattivi odori» dice il comitato di S. Lorenzo. «I cassonetti bianchi sono stracolmi» la denuncia di Claudio De Santis, del comitato “L’Ostiense” e Dario Antonini, di Casal Bertone. Ma è quasi primavera e presto i rifiuti scompariranno: sepolti, forse, sotto l’erba alta.

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