Roma, la strage dei ciclisti, l'ultima vittima a Boccea: «L'auto pirata ripresa nei video»

Via di Boccea
Via di Boccea
di Elena Panarella
Lunedì 4 Maggio 2020, 10:29
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È morto sul colpo. Travolto e abbandonato sul luogo dell'incidente. Vittima di un pirata della strada che non ha avuto nemmeno il coraggio e la pietà di soccorrerlo, dopo averlo falciato con l'auto. Giovanni Pala, 56 anni, era uscito in bici per distrarsi un po', le due ruote erano la sua passione. Stava percorrendo via di Boccea, all'altezza del civico 1115, dopo Casalotti, una zona verde, in località Valle Santa, quando una macchina lo ha centrato in pieno. A trovarlo verso le 19.30 è stato un altro giovane ciclista (minorenne) che ha dato subito l'allarme. «Ho visto la bicicletta a terra e accanto il corpo. Quell'uomo non si muoveva», ha detto agli investigatori. «Sono talmente poche le macchine che circolano in questi giorni, non capisco come sia potuto succedere. Alle sette è ancora giorno. Come ha fatto a non vederlo», racconta un residente. Poco distante ci sono alcune villette, e tanto verde. Una strada «dove spesso le persone vanno a correre oltre che andare in bici».
In questo periodo di reclusione forzata Giovanni viveva con la madre a due passi dal luogo dell'incidente, anche se era residente in zona Marconi. Ed è proprio a lei, verso le 18.10, che ha fatto l'ultima telefonata prima del buio. «Mamma sto facendo una pedalata e poi torno». Ma a casa Giovanni non è più tornato. Le ferite sono state mortali, non c'è stato nulla da fare. Troppo violento l'impatto che non gli ha lasciato via di scampo, nemmeno gli operatori del 118 hanno potuto aiutarlo. Oltre alla mamma, Giovanni lascia una figlia di 23 anni che ora vuole solo capire cosa sia successo al papà. Uscito per un giro in bici e ucciso. Ma soprattutto ora la famiglia vuole sapere: chi è stato.
A terra gli agenti della polizia locale del gruppo Monte Mario, hanno trovato alcuni resti della vettura e la bici completamente accartocciata. Poco distante il corpo del ciclista con tagli profondi alla testa. Il punto dove è avvenuto l'incidente è una via stretta, a doppio senso di marcia, isolato anche se non molto distante ci sono delle attività. Qualcuno può aver visto qualcosa? Ora è caccia al pirata, che per chi indaga «ha le ore contate». I vigili urbani hanno sequestrato i resti dell'auto e la bicicletta della vittima e stanno passando al setaccio i filmati di alcune telecamere della zona di alcuni negozi lungo via Boccea. Hanno ricostruito la dinamica e ristretto l'orario in cui è avvenuto l'incidente: tra le 18.10 (l'orario in cui Giovanni ha chiamato i familiari) e il ritrovamento del corpo 19.30. Ed è proprio in questa fascia oraria che si stanno concentrando gli investigatori visionando i filmati.
Sono i numeri della strage quotidiana sulle nostre strade a rendere l'idea dei pericoli per chi viaggia in bicicletta. Ogni 40 ore in Italia muore un ciclista in un incidente stradale. L'ultimo, in ordine di tempo, sabato sera in via Boccea. Solo nella Capitale, nel 2019 (dati polizia locale) ci sono stati otto morti e 275 feriti. Mentre nel 2018 si sono verificati 207 incidenti che hanno coinvolto biciclette su un totale di 11.995 sinistri. Nello stesso anno tra le grandi città è Milano ad avere il maggior numero di incidenti: 802 che hanno coinvolto velocipedi. Una cifra a cui non si arriva nemmeno sommando gli incidenti registrati a Roma, Bologna e Firenze nello stesso anno.
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