Roma, blitz a Collatina: roghi tossici tra le coltivazioni, smantellate baraccopoli e discarica

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Mercoledì 5 Giugno 2019, 13:13 - Ultimo agg. 13:54

di Pierpaolo Filippi

Maxi operazione anti degrado e di contrasto ai roghi tossici della Polizia locale di Roma questa mattina sulla Collatina. Oltre 10 pattuglie dei vigili del nucleo Pics del comandante Antonio Di Maggio, con l’ausilio di mezzi del servizio giardini e di una ruspa, sono intervenuti in un’area agricola che si trova dopo il ponte del Gra e dove è sorta una baraccopoli composta da oltre 20 manufatti di fortuna, dove vivevano degli immigrati romeni, con annessa discarica a cielo aperto con rifiuti di ogni tipo.

Al momento del blitz nelle baracche non è stato trovato nessuno. «Nell’area vengono segnalati roghi tossici a ogni ora del giorno e della notte - spiega Franco Granieri, comandante del Pics - Abbiamo trovato rame, ottone e altri metalli nascosti che erano pronti per essere venduti. Si tratta di materiale ricavato da frigoriferi, lavatrici e altri elettrodomestici che i romeni che i romeni smaltivano illegalmente per conto di cittadini compiacenti».

Numerosi motori di frigo e lavatrici, infatti, sono stati rinvenuti nelle baracche. Lo smaltimento dei materiali, in un’area agricola dove vengono coltivati grano, orzo e girasoli, stava provocando grossi danni all’ambiente. Anche il laghetto che si trova nelle vicinanze è stato trovato pieno di rifiuti di ogni tipo. Ma l’intervento si è reso necessario anche per motivi di sicurezza. «Quelle baracche - continua Granieri -  si trovano in un punto pericolosissimo, a 300 metri da un fosso, e in caso di esondazione c’era il rischio che potessero essere travolte».

Nella baraccopoli, come appurato dai vigili urbani, vivevano inoltre anche alcune donne che si prostituiscono sulla Collatina. Con l’ausilio della ruspa, le abitazioni di fortuna sono state demolite mentre è in corso la rimozione dei rifiuti. I proprietari dei terreni, una nota famiglia di imprenditori agricoli, chiederà al municipio il permesso di “riempire” il canalone dove si trova la baraccopoli.
 

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