Fase 2 Roma, chi protesta: oggi al Pantheon gli chef, lunedì al Vaticano i negozi non riaprono

Fase 2 Roma, chi protesta: oggi al Pantheon gli chef, lunedì al Vaticano i negozi non riaprono
di Stefania Piras
Sabato 16 Maggio 2020, 13:08 - Ultimo agg. 15:31
2 Minuti di Lettura

Continuano le proteste nel mondo del commercio. Stasera alla 19 al Pantheon si riunisce il MIO di Roma, il movimento Imprese Ospitalità.  Si ritroveranno sotto le colonne del Pantheon, «per manifestare, una volta di più, tutta la loro preoccupazione per la drammatica situazione in cui versa il settore, dopo oltre due mesi di blocco dell'attività e senza alcun provvedimento concreto del Governo per far ripartire davvero le aziende». La protesta, vedrà i cuochi in tenuta bianca da chef, con il lutto al braccio, per significare la morte della ristorazione Italiana. La manifestazione si concluderà col Silenzio, suonato da un trombettista, cui seguiranno cinque minuti di applausi.

E in zona Vaticano sono pronti a tutto, anche a chiudere. Altro che fase due
In via della Conciliazione, borgo Pio, piazza San Pietro, tutto quel pezzo di esercizi commerciali che vive del turismo religioso che gravita attorno a San Pietro teme un'ondata di licenziamenti più che di turisti

Messe, regole fase 2: niente segno di pace e porte aperte anche d'inverno

«Non ci saranno assembramenti, rimarremo tutti chiusi per protesta», spiega il titolare di un negozio in via della Conciliazione. Protestano perché quella zona non è considerata turistica. Da codice Ateco infatti queste zone non sono considerate imprese che vivono di turismo. Bizzarro, pensare che siano tagliate fuori visto che per il Giubileo della Misericordia Roma ha accolto 22 milioni di pellegrini. 

Negozi, regole Fase 2: casse schermate e bancomat, guanti per toccare i vestiti

Sono una quarantina di negozi che hanno decine di dipendenti ciascuno, solo su via della Conciliazione. Ma anche le altre vie limitrofe sono in allarme.  Sono tutti negozi che vendono articoli religiosi e souvenirs.
«Dovremo aprire alle 11:30 mentre la messa del Papa il mercoledì finisce alle 10:30 e i Musei vaticani aprono tutti i giorni alle 7. Noi lavoriamo a ondate: sono flussi intermittenti. Se non si potrà tornare alla normalità saremo costretti a ridurre l'orario di lavorare, ma c'è chi pensa anche a licenziare», dice. 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA