Roma, feste nei locali e in casa: così Omicron corre nelle serate dei giovani

Lo studente positivo ha partecipato a un party in Centro, contagiati 4 amici

Roma, feste nei locali e in casa: così Omicron corre nelle serate dei giovani
Roma, feste nei locali e in casa: così Omicron corre nelle serate dei giovani
di Emiliano Bernardini
Mercoledì 22 Dicembre 2021, 00:13 - Ultimo agg. 19:06
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Il primo caso autoctono di Omicron, riscontrato dopo una festa in un locale in centro, sta facendo suonare l’allarme ancora più forte. Eh già perché in questo periodo party nei locali e in casa sono all’ordine del giorno. Un territorio perfetto dove la nuova variante corre senza freni. «A, E, I, O, U, Omicron» il meme che gira già da qualche giorno sui social e che riprende persone che fanno un trenino e a corredo una rivisitazione in chiave covid della canzone Pegue na Cartilha di Bahiano, ben rappresenta il momento. «In una situazione dove il Lazio ha deciso di rimettere le mascherine all’aperto, fare delle feste al chiuso è pericoloso. Soprattutto se ci si assembra in tante persone. Non bisogna abbassare la guardia perché la variante Omicron è forte e ci sono tante incognite. Questo è un periodo in cui la socialità aumenta esponenzialmente ma visto l’aumento dei casi credo sia meglio rinunciare a qualcosa per avere maggiori certezze» sottolinea il direttore dell’Asl Roma 1 Enrico Di Rosa.

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Chat e stories

Gruppi WhatsApp, locandine che fanno bella mostra nelle storie dei social e il passaparola.

Le notti dei giovani sono tornate roventi ormai da qualche tempo. Complici le festività però i party a tema si sono moltiplicati. In centro come in periferia sono tanti i locali che propongono serate a base di musica, alcool e pochissimi controlli. Un modo per recuperare i buchi creati dai lunghi mesi di lockdown. Miele per giovani e studenti. Non a caso qualche campanello era suonato già nelle scorse settimane quando lo Shari Vari era stato costretto a chiudere per assembramenti. Stesso discorso per alcuni locali in piazza Bologna. Diversi casi erano spuntati solo nelle chat di chi aveva partecipato ad un party in un locale a Trastevere. Tra i positivi anche l’organizzatore tanto che la serata dell’8 dicembre era stata annullata in fretta e furia. A Ostiense a fine Novembre era stato chiuso un locale dove dentro sono state trovate 1700 persone. Molte le sanzioni elevate e le chiusure predisposte per i locali che non rispettano le regole.

Ma a preoccupare sono anche le tante cene di Natale che in questo periodo si organizzano. Almeno in cinque di queste nei giorni successivi sono emersi dei positivi. O i party di scuola. Come nel caso dell’istituto Mamiani al centro ieri di un vero e proprio giallo. Prima l’annuncio della festa al Cieloterra di via di Portonaccio con tanto di nomi da contattare “all’uscita, al collettivo e a ricreazione” per l’acquisto dei biglietti tra cui anche quello figlia del presidente del Lazio, Nicola Zingaretti. Nome immediatamente rimosso con tanto di chiarimento: «Non sapeva nulla della festa e delle prevendite». Alla fine ecco anche l’annullamento per “problemi tecnici” come si legge in una stories del collettivo. E non va certo meglio con le feste in casa, altro trend molto in voga tra i giovanissimi. Soprattutto a Roma nord. Sfruttando l’assenza dei genitori i ragazzi organizzano feste prive di controlli. Alle quali spesso è facile trovare gli imbucati di turno. Il divertimento è assicurato, tranne quando arriva puntuale il messaggino su WhatsApp in cui qualcuno comunica: «Sono positivo». 

 
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