Roma, allerta furti a Colle Salario: case “segnate” dai ladri, i residenti fanno le ronde

Roma, allerta furti a Colle Salario: case “segnate” dai ladri, i residenti fanno le ronde
Roma, allerta furti a Colle Salario: case “segnate” dai ladri, i residenti fanno le ronde
di Alessia Marani e Flamina Savelli
Venerdì 11 Settembre 2020, 00:43 - Ultimo agg. 07:12
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Sorvegliano i palazzi, le entrate e le uscite dei condomini. Individuata la vittima studiano gli orari e segnano sul campanello quando l’appartamento è vuoto. Una “M”, per la mattina. Un triangolo, se in casa vive una donna sola: è organizzatissima la banda di ladri che sta svaligiando uno dietro l’altro gli appartamenti a Colle Salario. Dieci nella settimana di Ferragosto. Altri due denunciati nell’ultima. Nel mirino sono finite le “torri” di via Camerata Picena. La larga strada che taglia la collina dalla Salaria a Fidene con una lunga fila di negozi, bar, pizzerie. Un quartiere tranquillo lontano dal traffico della città. Dove i residenti non si aspettavano questa ondata di furti e che ora si stanno organizzando con delle ronde di quartiere: divisi in gruppi di due in tre turni, dalla mattina alla sera. Un’ulteriore tutela al servizio di sorveglianza notturno già previsto nel ferro di cavallo tra i civici 275 e 350.

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LE VITTIME

Gli appartamenti finiti nel mirino sono tra il primo e il secondo piano. Quelli con le vie di fuga più sicure. L’ultimo colpo, lunedì mattina, è però sfumato. Il ladro si stava arrampicando dal balcone del primo piano quando uno dei residenti lo ha visto e ha fatto scattare l’allarme mettendolo in fuga. Episodi che si ripetono giorno dopo giorno. Ancora ieri mattina – al primo della torre - è comparsa la lettera “M” e il disegno di un cuore. Dal codice della banda: donna sola in casa. L’appartamento è quello di Mirko Ricci, 32enne operaio, che insieme a un gruppo di vicini di casa sta organizzando le ronde nel quartiere: «Hanno suonato al campanello di casa – racconta – mia moglie non ha risposto ma ha visto che era una donna con un carrello della spesa che chiamava “Maria”. Quando è andata via ha visto la lettera disegnata vicino al nostro campanello. Abbiamo subito capito di essere finiti nel mirino di questa banda. Ho avvertito i vicini di casa e ho cancellato quella lettera». Dalla settimana scorsa infatti un gruppo di condomini di via Camerata Picena ha organizzato dei turni di controllo: «Giriamo nel quartiere in coppia con turni organizzati per coprire l’intera giornata» precisa Mirko. «Ho coinvolto anche la mia famiglia perché la preoccupazione è tanta», prosegue. Controlli che si intensificano durante le ore notturne. Soprattutto da quando i residenti hanno scoperto che le telecamere di video sorveglianza non sono in funzione: «Quando è arrivata l’impennata dei furti abbiamo subito richiesto di visionare le immagini – conclude Mirko – ma erano spente per un guasto». Secondo i carabinieri di zona che stanno indagando, si tratterebbe di una banda dell’est Europa con compiti ben precisi: le donne individuano e “segnano” gli orari in cui i proprietari sono in casa.

LE INCURSIONI

Gli uomini, quando l’appartamento è vuoto, entrano in azione arrampicandosi per pochi metri da un balcone all’altro. Nell’ultima settimana, le ultime due denunce sono arrivate anche da Fidene. Il quadrante che dista una manciata di chilometri da Colle Salario. «Siamo certi che sia stata la stessa banda a colpire», confermano i militari che hanno già aumentato i controlli in tutto il quadrante. Ma l’impennata di furti - con diverse bande di ladri in azione- si allarga a tutte le zone della capitale, dal centro alla periferia. All’Esquilino, lo scorso 20 agosto, la fuga di tre ladri acrobati era finita sui tetti di via Principe Eugenio. I militari di piazza Dante, chiamati dai condomini svegliati da rumori sospetti, li hanno bloccati a 8 metri d’altezza. Mentre è ancora a piede libero la banda dei “finti poliziotti” che ha colpito all’Eur e alla Pisana. Si tratta di 4 banditi travestiti da agenti - con le placche identificative e il viso coperto dalle mascherine - che con la scusa di dover svolgere attività di polizia, convincono ad aprire la porta il personale domestico lasciato a casa dai proprietari in vacanza. 

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