Roma, internet in tilt a Prati. Presi i ladri di rame: colpivano le centraline

In quattro avevano saccheggiato il cervellone della Tim a piazzale della Marina creando forti disagi agli utenti

Roma, internet in tilt a Prati. Presi i ladri di rame: colpivano le centraline
Camilla Mozzetti di Camilla Mozzetti
Martedì 8 Marzo 2022, 00:07 - Ultimo agg. 10 Ottobre, 09:50
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Quattro bobine di rame per un peso complessivo di 480 chili: era questo il bottino che un gruppo di uomini stava provando a caricare su un furgone nei pressi del piazzale della Marina quando è arrivata la polizia dopo la segnalazione di un malfunzionamento sulla rete Tim che dal Flaminio si era estesa anche a gran parte del quartiere Prati. È venerdì mattina e la rete va in tilt: i cellulari non prendono, le reti wifi di molti uffici si bloccano, impossibile comunicare anche con Whatsapp. Che succede? Qualcuno ha strappato fili e fili di rame probabilmente al fine di rivendere poi il materiale sottobanco depredando una delle principali centraline nei pressi di piazzale della Marina. Il colpo stando poi ai risultati dell’indagine che ha portato all’arresto di quattro uomini tutti italiani con un’età compresa tra i 43 e i 62 anni, era stato studiato da tempo. 

La vicenda

Il personale della sicurezza aziendale infatti aveva tenuto sotto osservazione per diversi giorni una squadra di operai di una ditta che aveva in appalto una serie di lavori per conto della stessa Tim.

Ebbene questa squadra estraeva dai tombini dei tronconi di cavo caricandoli poi su un furgone parcheggiato in zona. Un’attività sospetta che ha portato la sicurezza dell’azienda ad allertare le forze dell’ordine anche in ragione del fatto che giorno dopo giorno, metro dopo metro, il furto aveva iniziato a dare problemi al funzionamento delle attività di rete sia telefonica che internet di due quartieri. Così venerdì, a fronte dell’ultimo “lavoro”, sul posto sono arrivati gli agenti del commissariato Salario Parioli che hanno individuato il furgone e due vetture nelle disponibilità dei quattro uomini. Si è deciso di seguirli dopo averli visti caricare l’ennesimo materiale e quando il gruppo è arrivato in via della Maglianella è stato fermato all’interno di un magazzino di stoccaggio materiali. 

Il materiale

All’interno del mezzo sono stati sequestrati 18 spezzoni di cavo telefonico da 2.400 coppie di rame della lunghezza di circa 2 metri ciascuno, per un peso di circa 485 chili. Accompagnati negli uffici di polizia, i quattro sono stati arrestati e, il giorno successivo - sabato scorso -, durante il rito direttissimo, l’autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto. Naturalmente l’impresa nella quale lavoravano i quattro e che operava per conto della Tim «nelle more della conclusione delle indagini sarà sospesa da ogni attività» fa sapere la società che esprime apprezzamento per l’operazione di polizia giudiziaria. «Quello del furto del rame è un fenomeno criminale che danneggia non solo le società operanti nel settore delle telecomunicazioni - spiega in una nota la Tim - ma anche quelle che operano nei trasporti e nel settore dell’energia, causando danni economici alle aziende ed enormi disagi agli utenti». Tra cui la signora Matilde che proprio a causa di questa “banda” ha avuto problemi di rete fin dallo scorso 21 febbraio. 

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