Roma-Lido, che agonia: un treno ogni 40 minuti. I pendolari: «Ormai conviene l’auto»

L'agonia della Roma-Lido un treno ogni 40 minuti
L'agonia della Roma-Lido un treno ogni 40 minuti
di Mirko Polisano
Domenica 4 Luglio 2021, 08:31
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Circa 20 corse in meno al giorno e al massimo cinque treni in funzione per un servizio che d'estate fa numeri record per l'esodo verso le spiagge di Ostia e di inverno anche per la mole di gente che si sposta dal litorale per recarsi negli uffici di lavoro del centro della Capitale. Boccheggia la Roma-Lido a un passo dal tracollo.

Roma-Lido, guasti e dati

A prendere la situazione in mano e a snocciolare dati e cifre da far venire la pelle d'oca, è l'assessore alla mobilità della Regione Lazio, Mauro Alessandri: «Le responsabilità di Atac sono pesanti - afferma Alessandri - e la situazione dell'azienda è drammatica. Si viene a conoscenza che, per responsabilità interamente attribuibili ad Atac, su 4 treni Caf Ma300 le attività manutentiveprescritte dall'Ansf (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, ndr) non potranno essere eseguite prima di alcuni mesi e che, pertanto, a decorrere dal primo luglio u.s. i treni verranno fermati in attesa dell'effettuazione delle lavorazioni richieste. In sostanza, considerata anche la pessima situazione manutentiva dei treni tipo MA200, anche questa completamente attribuibile ad Atac, dallo scorso primo luglio tra treni guasti, treni incidentati e treni fermi per mancata manutenzione, il parco del materiale rotabile effettivamente disponibile sulla Roma Lido sarà costituito da soli 5 treni sui 15 teoricamente a disposizione (circa il 33% del parco)». Uno su tre, dunque è l'impietosa fotografia della situazione della Roma-Lido che da giovedì scorso ha iniziato a subire un netto ridimensionamento. E, contestualmente, ci sarà la protesta dei pendolari che proprio il 1 luglio hanno manifesterato sotto la sede della Regione Lazio per chiedere di essere ascoltati: «In questi 6 lunghi anni non è stato fatto nulla di concreto per mettere un solo treno in officina - si legge nella nota - se quest'estate il servizio andrà avanti sarà solo grazie alla tenacia dei macchinisti e alla pazienza dei pendolari».

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I FATTI
Nonostante l'agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie che monitora le ferrovie isolate come la Roma-Lido avesse avvertito Atac un anno fa la necessaria revisione dei treni non è mai stata avviata.

La nota del 27 luglio 2020 che intimava all'azienda di eseguire in tempi rapidi le attività di manutenzione obbligatorie per legge è rimasta lettera morta. Adesso il ritiro dei convogli che si ripercuoterà sul servizio che ogni giorno viene utilizzato da migliaia di persone. I treni che necessitano di una revisione generale sono i Caf Ma300 Freccia del Mare. Dal 1 luglio sulla linea potranno circolare i 3 Caf (visti precedentemente sulla metro B) e i vecchi treni MA200 (anche loro bisognosi però di una seria manutenzione).

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L'ASSALTO
Romani e turisti, con l'inizio della bella stagione, hanno ricominciato ad affollare il mare della Capitale, non senza i consueti disagi legati al traffico e le perplessità sulla ciclabile del lungomare, destinata a diventare definitiva. E con la congestione stradale da combattere l'unica soluzione è potenziare il trasporto pubblico. Già da qualche settimana l'Atac ha riattivato le sue linee marittime: lo 062, lo 068 e lo 07 che vanno dal porto turistico fino al villaggio Tognazzi, passando per tutte le spiagge libere e attrezzate. Grande assente, in questo piano di rilancio, a questo punto sarà la Roma-Lido che ha già subito il ridimensionamento passando dalle attuali 152 corse a sole 132 e viaggerà al massimo con 5 treni. «Questo ha portato a un crollo dei passeggeri - spiegano dalla Regione - solo venerdì scorso 4mila pendolari nelle ore di punta non hanno potuto usufruire del servizio». Sempre venerdì l'attesa dei treni superava i 40 minuti: «Conviene prendere l'auto e muoverci con mezzi propri», hanno detto gli utenti. «La situazione cambierà in autunno - conclude Alessandri - quando arriveranno nuovi treni da noi finanziati».
 

 

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