Roma, lo scandalo dei medici negazionisti: «Il Covid è una farsa». Inchiesta dell'Ordine: li radiamo

Roma, lo scandalo dei medici negazionisti: «Il Covid è una farsa». Inchiesta dell'Ordine: li radiamo
Roma, lo scandalo dei medici negazionisti: «Il Covid è una farsa». Inchiesta dell'Ordine: li radiamo
di Lorenzo De Cicco
Giovedì 17 Dicembre 2020, 23:57 - Ultimo agg. 18 Dicembre, 12:45
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«Ci sono vaccini e vaccini, quelli antinfluenzali e anti Covid sono inutili e nocivi!», scrive il dottor M. A. su Facebook. «È tutta una farsa per dimostrare che solo la vaccinazione ci può salvare!». E ancora: «Qualsiasi medico che proponga i vaccini o è ignorante o è corrotto». I ricoverati in terapia intensiva? «Lo sapevate che se si sente male un vostro caro, anziano, ve lo sottraggono e dopo averlo sottoposto a cure non scelte né accettate, lo fanno morire da solo e probabilmente ve lo ridanno incenerito dentro un barattolo e ciò è assolutamente illegale?».

Nel sottobosco social dei deliri negazionisti affiorano anche post firmati, incredibilmente, da chi indossa il camice bianco.

Altri medici ancora fanno proseliti attraverso le ospitate in qualche emittente locale, oppure con interventi su siti web compiacenti. Ma il disco che suona, con qualche variazione sul tema, è sempre lo stesso: l’emergenza Covid è una grande bugia, orchestrata da scienziati al soldo delle lobby. Uno schiaffo alle famiglie dei 3.156 morti di coronavirus del Lazio, 67.220 in Italia. E anche ai colleghi dottori che, al contrario, lavorano in prima linea dall’inizio della pandemia, tra i letti coi ventilatori polmonari, o semplicemente macinando tamponi con turni di 13 ore.


L’Ordine dei medici di Roma ha deciso di intervenire, per mettere un freno alla deviazione complottarda di pochi che non solo oltraggia la categoria, ma soprattutto rischia di suggestionare chi non ha le conoscenze per distinguere cosa è fondato scientificamente e cosa, all’opposto, è solo un buon carburante per la macchina cospirazionista. Nella Capitale dall’inizio dell’emergenza 13 dottori sono finiti sotto procedimento disciplinare: 10 sono già stati sanzionati dall’Ordine per avere disconosciuto il vaccino antinfluenzale, con pene che vanno dalla semplice censura - per chi poi, più o meno, ha ritrattato - fino alla sospensione di 2 mesi.

Tre medici invece sono ancora sotto indagine interna, per l’accusa più grave: aver diffuso teorie sul Covid mai provate scientificamente, sempre con l’obiettivo di sminuire la versione ufficiale e la gravità dell’epidemia. Tra questi, un dottore del litorale romano che sul suo profilo Facebook, seguito da oltre 10mila follower, scrive per esempio che «la pandemia non è mai stata dichiarata dall’Oms» e che «il virus non provoca la polmonite interstiziale». Qualcuno, tra i commenti, risponde: «Ancora non sei stato radiato?».


Le udienze


Ora la pratica è passata all’Ordine di Roma. «Affrontiamo la questione col massimo rigore», assicura il presidente Antonio Magi. «Per chi nega la pericolosità del Covid e l’importanza del vaccino, con teorie senza evidenza scientifica, siamo pronti a procedere fino alla radiazione». Ma quando? Il problema è l’iter burocratico che, per paradosso, si è allungato proprio per via della pandemia. «Chi è sotto accusa deve essere convocato in sede, accompagnato dall’avvocato». Passaggi difficili da portare a dama con le restrizioni di queste settimane. Ma il capo dell’Ordine promette: «Andremo fino in fondo».

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