Roma, No vax con il Covid: verifiche di Nas e Regione sul Green pass

Controlli incrociati sui guariti per verificare contagi inventati per il certificato

Roma, No vax con il Covid: verifiche di Nas e Regione sul Green pass
Roma, No vax con il Covid: verifiche di Nas e Regione sul Green pass
di Francesco Pacifico
Mercoledì 16 Febbraio 2022, 00:12 - Ultimo agg. 17 Febbraio, 12:23
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Un faro l’hanno accesso i carabinieri del Nas e un altro la Regione. Con le forze dell’ordine e i dirigenti di via Cristoforo Colombo sorpresi per l’alto numero di No vax positivi e asintomatici rispetto al passato. Una situazione che ha spinto, separatamente, i militari e la prima linea del dipartimento Sanità del Lazio a fare delle verifiche. Anche perché si teme un boom di certificazioni Covid false da parte di chi ha deciso di non vaccinarsi per ottenere il Super Green pass

Da ieri è obbligatorio il vaccino nei posti di lavoro per tutti i 50enni e anche per questo e nelle ultime settimane, anche per questo, lo zoccolo duro dei No vax si è eroso: adesso sono poco più di 240mila, un terzo in meno rispetto a quelli conteggiati alla fine dell’anno scorso.

Ma gli esperti si sono soffermati anche su un altro dato sorprendente se si guarda rispetto al passato: al netto del fatto che con la variante Omicron è cresciuta la velocità di diffusione del virus, si sono avuti sia un aumento del numero di positivi tra i non vaccinati sia di quello dei No vax asintomatici. Il tutto mentre anche chi ha ricevuto le due dosi o il booster registra febbre, astenia o mal di gola.

A segnalare questa tendenza alle Asl sarebbero stati soprattutto i medici di base, che a differenza di quelli ospedalieri hanno più contatti con gli asintomatici o i pauci sintomaci. Racconta uno di loro, Alberto Chiriatti, dottore a Ostia e vicesegretario del sindacato di categoria Fimmg del Lazio: «Chiariamolo, non ho prove per accusare nessuno. Ma io come altri colleghi non solo registriamo che un certo numero dei nostri pazienti non vaccinati si sia ammalata. E fin qui, nulla di strano, perché chi decide di non immunizzarsi, chiaramente è più soggetto al contagio. Ma quello che ci ha sorpreso è che molti dei nostri assistiti No Vax positivi che hanno contratto il virus, sono asintomatici o hanno registrato sintomi molto lievi. Alcuni di questi, poi, è gente che nell’ultimo anno e mezzo non avevo mai sentito neppure per la prescrizione di un farmaco. Ripeto, è la mia esperienza personale, non è una valutazione scientifica, ma sorprende che ci sia rispetto al passato un numero così alto di non vaccinato senza sintomi della malattia».

Dalla Regione e dal Nas hanno deciso di vederci chiaro. Soprattutto il nucleo anti sofisticazione dei carabinieri che continua a fare verifiche sui casi di certificazioni false alle quali sono ricorsi i No vax per ottenere il Green pass e bypassare tutti i paletti messi dal governo compreso l’obbligo per i lavoratori sopra i 50 anni. Operazione meno complessa di quanto possa sembrare: agli onori della cronaca non sono mancati casi di positivi che, dovendo mostrare soltanto la tessera sanitaria, hanno fatto il tampone anche per altri o quelli di medici (pochi) che hanno emesso false certificazioni. Senza contare che non ha aiutato in questa direzione il caos registrato a gennaio con i nuovi casi, che hanno anche superato i 15mila e che hanno aumentato oltre il dovuto le lavorazioni nei drive in e nei laboratori pubblici per i molecolari: in quei giorni è stato deciso di utilizzare come test di conferma anche gli antigenici fatti in farmacia, dove è più facile sottoporsi all’esame sotto mentite spoglie. 

Le incognite

Sono, poi, due le circostanze che aumenterebbero i dubbi di chi sta indagando: rispetto alle precedenti pandemie ci sarebbe stata una crescita esponenziale dei positivi tra i non vaccinati, ma quasi un terzo di essi non ha registrato sintomi rilevanti. Spiega un infettivologo che lavora in una Asl romana: «L’epidemiologia ha delle regole rigide sull’andamento. Bene, tra quest’ultima e le precedente ondate, c’è un’incongruità delle curve: sull’andamento della popolazione generale, la diffusione tra i No vax non trova giustificazione rispetto a quanto stimato. Parliamo anche di un 70 per cento in più in alcuni giorni».

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