Cassonetti pieni e cestini stracolmi. A terra un tappeto di cartacce e cicche di sigarette: così le strade del centro della Capitale sono invase dalla spazzatura, da via Nazionale a Campo de' Fiori fino a Largo di Torre Argentina. «Questo è il biglietto da visita con cui ci presentiamo ai turisti appena arrivano in città» commenta amareggiata Laura Bianchini, titolare di un negozio di abbigliamento di Corso Vittorio Emanuele II: «Proprio ora che ci stiamo riprendendo dalla pandemia, dai due anni di aperture a singhiozzo ci troviamo davanti questo spettacolo - commenta ancora - e temiamo che questo sia solo l'inizio». Il copione nelle strade della Capitale infatti si ripete. «I monumenti con vista spazzatura» dice ironico Franco Battaglia che gestisce un bar alle spalle di Fontana di Trevi: «Siamo tornati con i turisti che prendono d'assalto le piazze più storiche e che al loro passaggio lasciano di tutto. Il vero problema qui - spiega - è nelle ore serali e durante il fine settimana». Quando intorno ai secchi lo spiazzo diventa un tappeto di cartacce, cicche di sigarette e cartoni della pizza. La situazione non migliora lungo via Nazionale, una delle vie dello shopping della città. Ma anche qui, il nodo ancora da sciogliere è quello dei rifiuti e della sporcizia. «Il ritiro c'è ma poco dopo il passaggio, torna tutto come prima» racconta Ludovica Filippi, impiegata in un negozio.
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LA POLEMICA
«Abbiamo già sollecitato l'amministrazione e l'Ama per accelerare sulla risoluzione.