Roma, tabaccaio picchiato e rapinato in casa dalla gang di finti poliziotti: paura a Colli Aniene

Roma, tabaccaio picchiato e rapinato in casa dalla gang di finti poliziotti: paura a Colli Aniene
Roma, tabaccaio picchiato e rapinato in casa dalla gang di finti poliziotti: paura a Colli Aniene
di Marco De Risi
Lunedì 22 Febbraio 2021, 00:11
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Colpisce ancora la banda dei finti poliziotti. Ieri mattina si è registrata l’ennesima rapina in abitazione, questa volta a Colli Aniene. Sono stati quattro individui a fare irruzione in casa di un tabaccaio che a spettava che la madre rincasasse. Invece della donna, si sono introdotti nell’abitazione i quattro che si sono spacciati per finti agenti. Un trabocchetto che è accaduto in un’abitazione di via Fausto Gullo. Lì c’era in casa il tabaccaio che ha sentito suonare alla porta. L’uomo è andato a vedere chi c’era e nel caso aprire.

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I quattro si sono spacciati per poliziotti raccontando che stavano seguendo un’indagine per droga.

Insomma una scusa che è bastata perché il tabaccaio aprisse la porta. Poi c’è stata solo violenza. I quattro finti poliziotti erano coperti in volto da sciarpe e si sono mossi come veri banditi. In un attimo hanno invaso casa del tabaccaio mettendo a soqquadro ogni cosa. Ma il proprietario è stato anche picchiato e poi preso in ostaggio. È stato fatto mettere in salotto guardato a vista e minacciato di morte. Poi la banda l’ha colpito con un pugno al volto e l’ha chiuso nel bagno dell’appartamento.

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La casa è stata passata al setaccio dai banditi che erano in cerca di roba preziosa. Il proprietario, chiuso in bagno, non ha avuto possibilità di reagire. Si è messo a gridare ma non ha potuto muoversi dal bagno la cui porta era stata chiusa a chiave. La banda ha girato tutta casa. Sembra che i quattro siano fuggiti a mani vuote. Non perché gli è mancato il tempo di rubare ma forse perché in casa non c’era nulla di valore. È sembrato strano anche alla polizia la mancanza della rapina ma il tabaccaio non aveva davvero nulla di valore nell’appartamento. Questo della mancata rapina è la dimostrazione che la banda non vada tanto per il sottile ma che entri in azione un po’ dappertutto dove gli sia concesso, a prescindere dalla sicurezza di recuperare un bottino. E questo particolare la rende ancor più pericolosa rispetto ad una banda che studia i colpi a seconda della refurtiva da portare via.

LA RICOSTRUZIONE

I quattro sono stati nella casa a Colli Aniene circa una mezz’ora per poi fuggire dalla porta principale. Nessuno ha visto che mezzo hanno usato per fuggire. Il tabaccaio è rimasto chiuso nel bagno. Ha aperto una finestra e si è messo a gridare aiuto. Ad ascoltare le grida d’aiuto c’è stato un vicino che ha chiamato i soccorsi. Sul posto sono arrivate più volanti della polizia che hanno subito aiutato il padrone di casa. È stata aperta la porta del bagno e così il tabaccaio è stato liberato. L’uomo era visibilmente scosso ed aveva il volto insanguinato per via del pugno rifilatogli dalla banda. È stata chiamata un’ambulanza che ha portato il ferito in ospedale dove ha avuto una ventina di giorni di prognosi. Il fatto che la banda sia fuggita a mani vuote non toglie la gravità di quanto accaduto. Soprattutto indica che la banda dei finti poliziotti può ritornare a colpire così come ha già fatto in passato. Sono gli agenti del commissariato di zona, quello di San Basilio ad indagare sull’accaduto. Gli investigatori hanno eseguito un sopralluogo nella casa anche con l’ausilio della polizia scientifica. Gli agenti sono convinti che c’è qualche telecamera della zona che può avere inquadrato i banditi prima del colpo o dopo. Sarebbe importante se anche una sola telecamera avesse ripreso qualche particolare utile all’indagine. 

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