Un tappeto di bottiglie, cartacce, resti di cibo, sacchetti di plastica e un forte tanfo di urina. All’improvviso, in un pomeriggio di inizio ottobre, piazza del Popolo viene trasformata in una discarica. Ancora una volta Roma presa d’assalto dalla follia degli ultras. Ancora una volta una tifoseria straniera calpesta la storia. Quella con la S maiuscola per una partita di calcio. E così dopo i danni dei tifosi del Feyenoord che, nel 2015, devastarono la fontana della Barcaccia, è toccato a piazza del Popolo essere vituperata. Il tutto tra lo stupore di turisti e cittadini costretti allo slalom tra l’immondizia per attraversare la piazza.
COSA È SUCCESSO
Piazza del Popolo era stata scelta come punto di raccolta per contenere i circa tremila tifosi andalusi del Betis giunti a Roma per la sfida di Europa League di ieri contro i giallorossi.
Se dal punto di vista della sicurezza tutto è filato liscio lo stesso non si può certo dire per il decoro urbano. Uno scempio. I tifosi per circa quattro ore hanno bevuto ogni genere di bevanda alcolica e al momento di recarsi allo stadio hanno lasciato bottiglie ovunque. Non contenti alcuni hanno urinato sul colonnato della chiesa degli Artisti. Altri hanno tappezzato la porta d’ingresso con adesivi del club. Rotto anche uno dei marmi delle scale. «Abbiamo provveduto a sporgere denuncia per quanto successo» racconta padre Walter Iserio rettore della chiesa degli Artisti. «Abbiamo anche dovuto annullare la messa della 19. Inoltre qui domani (oggi, ndr) è previsto il funerale di Franca Fendi e l’ingresso della chiesa versa in condizioni indecenti».
RABBIA E STUPORE
Rabbia e stupore anche tra i tanti cittadini romani che ieri si sono trovati ad attraversare la piazza: «E’ uno scempio. Ma chi permette certe cose? Non credo che ai nostri tifosi sia permesso fare lo stesso». «Perché l’Ama non è intervenuta immediatamente?» si domanda Federico. E poi ancora: «Sono degli animali, Roma è la capitale d’Italia e a nessuno sembra importare nulla». Intanto centinaia di cellulari immortalano le ennesime immagini che hanno fatto già il giro del Mondo. Roma ridotta ad un mondezzaio.