Roma, sciopero delle multe: linea dura del Comune «Puniremo i vigili ribelli»

Sciopero delle multe: linea dura del Comune «Puniremo i vigili ribelli»
Sciopero delle multe: linea dura del Comune «Puniremo i vigili ribelli»
di Flaminia Savelli
Domenica 6 Dicembre 2020, 00:28
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Lo “sciopero delle penne” è stato annunciato. E ora non c’è solo la commissione dell’Autorità pronta a intervenire. Anche il Gabinetto del Sindaco, in caso di protesta, procederà con sanzioni disciplinari. Con l’agitazione che continua a montare tra i ranghi del corpo della polizia Locale. Ancora ieri il presidente dell’associazione Arvu Europea Mauro Cordova ha ribadito: «Si tratta di una protesta per dimostrare alla sindaca Raggi il disappunto per la nomina di un uomo esterno a capo della Municipale». Dopo le dimissioni del comandante Stefano Napoli, la sindaca ha infatti scelto prima di Paolo Gerometta, generale dell’esercito in ausiliaria, e poi di Ugo Angeloni, dirigente della polizia di stato. Questo ha acceso la prima miccia.

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Le reazioni

Una nomina esterna che ha spaccato il corpo della polizia Municipale.

Da una parte della barricata, ci sono i pizzardoni che durante le feste di Natale minacciano di lasciare a casa penne e orologi. E dunque di rallentare il lavoro su atti, notifiche e multe. Dall’altra, c’è chi invece si è già messo a disposizione del nuovo comandante: «I poliziotti locali continueranno a svolgere il loro lavoro, come avrebbero fatto con qualunque altro comandante scelto dal sindaco» ha scritto ieri in una nota il Sulp. Mentre negli uffici di via della Consolazione, il comando Genarale sta procedendo con il provvedimento di revoca dell’incarico a Napoli. L’ex numero uno dei caschi bianchi che ha anticipato il termine del mandato previsto per il 31 dicembre.

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Le nomine

La prima scossa al corpo della polizia Locale era arrivata la scorsa settimana, dopo il servizio di Report che inanellava una serie di vecchie inchieste. Dalle autorizzazioni per i set cinematografici, alle ombre sui gruppi che coordinano i controlli su negozi e ristoranti del centro storico. Indagini archiviate ma che hanno spinto il Campidoglio a procedere con le rotazioni dei vigili destinati agli incarichi più delicati, e cioè commercio e ambulanti. Quindi le dimissioni di Napoli. Anzi, un incarico rimesso nelle mani della sindaca. Con una lunga lettera che l’ex numero uno così aveva concluso: «Rimango fermamente convinto della bontà, correttezza e legittimità del mio operato e solo per autentico spirito di servizio ritengo necessario, per quanto doloroso, fare un passo indietro». Da qui, il pasticcio sulle nomine. Dal primo nome scelto dal Campidoglio, e cioè il generale dell’esercito Gerometta in ausiliaria che ha sollevato le prime proteste dei caschi bianchi. Venerdì mattina comunque, c’era lui in divisa da comandante della Locale al comitato per la sicurezza che si è svolto in Prefettura. Pronto ad assumere la nuova carica. Con un incarico che nei disegni della sindaca Raggi, sarebbe durato però solo fino a capodanno. Un sostituzione ad interim, brevissima.

E proprio questo sarebbe stato il cortocircuito tra Campidoglio e il generale sostituito appena 48 ore dopo la sua nomina. Perché, sempre venerdì in mattinata, è arrivato l’annuncio dell’arrivo dalla Questura di Roma, del poliziotto Ugo Angeloni. «Sono onorato del fatto che la sindaca Raggi mi abbia scelto. Da romano sono particolarmente orgoglioso di poter essere al servizio della mia città. Metterò a disposizione tutto il mio impegno e la mia esperienza per svolgere al meglio i compiti importanti che mi aspettano» ha detto fresco di incarico. Ma per motivi burocratici, potrà entrare in servizio effettivo solo nei primi giorni di gennaio. Non prima di due settimane dunque. Fino a quel momento, a dirigere il corpo sarà ancora l’ex Napoli: «Resterà in carica fino a quando non arriverà l’ordinanza e quindi l’ufficialità» confermano dal comando Generale. Anche in questo caso, si tratta solo di pratiche burocratiche da sbrigare. Ma in un momento delicatissimo per la Capitale che si sta preparando ad affrontare il periodo delle festività natalizie tra nuove regole, divieti e restrizioni. «L’ordine comunque verrà garantito, così come previsto», ribadiscono dal comando Generale. Una scelta obbligata per poter assicurare controlli nelle strade tra file per i negozi e orari del coprifuoco da rispettare.

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