Roma, si apre voragine vicino al Colosseo: evacuato un palazzo di quattro piani

Roma, cede strada vicino al Colosseo: evacuate 15 persone da uno stabile
Roma, cede strada vicino al Colosseo: evacuate 15 persone da uno stabile
Lunedì 20 Gennaio 2020, 12:04 - Ultimo agg. 19:02
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Una voragine vicino al Colosseo si è aperta stamattina costringendo una quindicina di persone a lasciare il palazzo. Il manto stradale nel cuore di Roma ha ceduto sul marciapiede davanti al civico 20 di via Marco Aurelio. L'area è stata transennata, il tratto di strada chiuso al traffico e l'edificio evacuato. Sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia locale, la polizia e personale Acea e Italgas. In giornata la sindaca di Roma, Virginia Raggi, si è recata di persona per un sopralluogo e ha parlato con i cittadini. Ancora da chiarire con esattezza le cause del cedimento. Nella giornata di ieri i vigili del fuoco erano già intervenuti per una fuga di gas nel condominio e la notte scorsa per una perdita d'acqua. I tecnici sono al lavoro per effettuare una serie di verifiche anche sul sistema di fondazioni del fabbricato. Sul marciapiede si è creato un consistente avvallamento con lesioni per alcuni metri davanti all'edificio. Una quindicina le persone presenti stamattina all'interno che sono state evacuate a scopo precauzionale e ospitate in mattinata al vicino commissariato Celio.
 
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Anche due attività commerciali sono state momentaneamente interdette dall'utilizzo. Nel pomeriggio i residenti hanno potuto riprendere gli effetti personali mentre continua il lavoro sul fronte anche dell'assistenza alloggiativa per chi ne ha bisogno. «La protezione civile, grazie ad un accordo fatto con Federalberghi, ricollocherà da stasera tutte le persone che hanno bisogno di assistenza alloggiativa. Nessuno sarà lasciato in macchina o in strada - ha assicurato la sindaca spiegando - nel palazzo ci sono circa 24 persone, anche bambini, ma saranno tutti tranquillamente ricollocati all'interno di strutture alberghiere nei paraggi proprio per limitare i disagi.

Questo finché i tecnici non ci diranno quali sono le cause e come intervenire», ha aggiunto. Intanto i residenti avanzano alcune ipotesi. «Per noi è colpa dei lavori della metro» ha detto un abitante, «Ieri sera c'era un forte odore di gas» ha raccontato un'altra, E c'è chi rientrando a casa in tarda serata avrebbe notato acqua uscire dal marciapiede dove si è verificato il cedimento. 

 

 

«Ieri mattina abbiamo sentito odore di gas, intorno alle 9. Veniva dal portone. I tecnici dell'Italgas, venuti sul posto insieme ai vigili del fuoco, hanno chiuso il gas». Lo ha raccontato Arturo Accolti Gil, inquilino al terzo piano del palazzo in via Marco Aurelio 20.  «A parole ci hanno detto che non è inagibile - spiega - ma al momento non ci fanno entrare».

La sindaca di Roma Virginia Raggi è arrivata al palazzo vicino al Colosseo evacuato a causa di un cedimento della strada. «I tecnici sono al lavoro per capire le cause di questo ribassamento del piano stradale - ha dichiarato la sindaca -. Quello che mi preme comunicare è che, grazie a un accordo che è stato fatto con Federalberghi, da stasera tutte le persone che hanno bisogno di assistenza alloggiativa la avranno. Non sarà lasciato in strada nessuno».

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«Nel palazzo ci sono circa 24 famiglie tra cui anche alcuni bambini - spiega - ma saranno tutti presi in carico in strutture alberghiere nei paraggi per evitare di causare disagi». Quanto alle cause, la Raggi ha confermato che si attendono i rilievi del personale tecnico all'interno della palazzina. Intanto gli inquilini del palazzo al 20 di via Marco Aurelio puntano il dito contro i lavori nei cantieri di quella zona «che vanno avanti dal 2012». «Tutti i palazzi sono monitorati con apposite centraline e qualche vibrazione potrebbe aver smosso le tubature dell'acqua e creato questo smottamento del terreno» aggiunge un altro. 

ACEA
In relazione al cedimento stradale verificatosi in via Marco Aurelio, Acea Ato 2 precisa di essersi recata immediatamente sul posto a seguito delle segnalazioni pervenute. Al momento sono in corso tutte le verifiche del caso, quindi non è ancora possibile determinare le cause e le dinamiche dell’accaduto. Di certo è possibile escludere il coinvolgimento della rete fognaria che, dall’esito delle videoispezioni effettuate nel corso della giornata di oggi, è risultata integra. Acea Ato 2 inoltre precisa che non risultano segnalazioni di guasti e perdite in loco precedenti a quelle pervenute nella giornata di oggi in relazione al cedimento. La Società comunque sin da subito si è messa disposizione dei Vigili del Fuoco, della Protezione civile e della Polizia Locale per tutte le opere di messa in sicurezza, garantendo il proprio supporto per tutti gli accertamenti che si renderanno necessari.


ALLARMI INASCOLTATI
Paolo Gelsomini, «architetto sfollato» come si definisce lui stesso ironicamente, inquilino al II piano del palazzo evacuato spiega che da anni gli abitanti di quello stabile hanno da tempo problemi con l'acqua. «Da un decennio segnaliamo al Comune, ai vigili urbani e al Municipio pozze d'acqua, tracce di umidità di risalita esterne, sui muri, e ad agosto scorso, proprio all'angolo di via Marco Aurelio con via Ostilia, a pochi metri dal portone, e di fronte, sono stati fatti degli scavi per dei lavori di manutenzione alle tubature», spiega l'architetto. «Qui non ci sono caditoie funzionanti e le pendenze a mio avviso sono sbagliate - aggiunge - La cosa più ovvia è che c'erano delle perdite d'acqua nelle condutture, che piano piano hanno ammollato il terreno. La speranza è che la stessa sorte non l'abbia l'area nella quale poggiano le fondazioni. Il danno al momento è infatti superficiale, iniziato da un tubo di gas che aveva terreno sopra e sotto e che probabilmente ha ceduto quando quello sotto si è ritirato per il lavoro dell'acqua, causando così la perdita di gas».

Catania
E intanto nella notte una parte di una palazzina è crollata a Catania. Sul posto erano già al lavoro i vigili del fuoco che erano stati allertati da un residente. In particolare è andato distrutto un appartamento che non era abitato da circa un anno. Per precauzione i vigili del fuoco hanno fatto evacuare sette nuclei familiari. 
 

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