Scuola Lazio, studenti in Dad con un solo positivo: strappo dei presidi

Molti dirigenti scolastici preferiscono seguire le vecchie norme per le quarantene

Scuola, studenti in Dad con un solo positivo: strappo dei presidi
Scuola, studenti in Dad con un solo positivo: strappo dei presidi
di Camilla Mozzetti
Lunedì 8 Novembre 2021, 22:32 - Ultimo agg. 21 Febbraio, 04:43
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Classi e quarantene, altro che giro di boa e cambio di passo: si resta ancora con il vecchio “schema”, almeno per tutta la settimana. La nuova circolare dei ministeri della Salute e dell’Istruzione è entrata in vigore ieri ma le nuove disposizioni per gestire i casi di studenti positivi - cercando di ridurre al minimo il ricorso alla Didattica a distanza - è valida solo sulla carta perché le scuole, al momento, continuano a procedere con le vecchie disposizioni. Le nuove regole sono chiare: di fronte alla positività di uno studente, l’intera classe deve essere sottoposta immediatamente al cosiddetto tampone “zero”, se non risultano altri due giovani positivi nelle stesse 24 ore (per un totale di tre casi) la classe il giorno seguente continua a frequentare in presenza in caso contrario, invece, viene attivata la “Dad” e al quinto giorno si ripete il tampone per vedere se ci sono altri positivi.

 

IL NODO 

Tuttavia le scuole e i presidi non stanno applicando la circolare procedendo, al contrario, con l’isolamento precauzionale per l’intera classe anche a fronte di un solo caso accertato.

Succede tanto al liceo classico Socrate quanto allo scientifico Righi. Perché? Le ragioni vanno ricercate nelle procedure da seguire e ancora da organizzare per rendere effettivamente operativa la circolare. «Stiamo aspettando i protocolli applicati da parte delle Asl - spiega Cristina Costarelli, a capo dell’AssoPresidi del Lazio - senza queste non possiamo procedere perché da circolare ci sono dei tempi tecnici e strettissimi che vanno rispettati per fare i tamponi, per lasciare i ragazzi in classe o per procedere con le quarantene». 

LE REALTÀ

Sono le stesse Asl a spiegare che «serviranno alcuni giorni per mettere in moto il nuovo sistema». E dunque? Al liceo Scientifico Righi venerdì c’è stato il sospetto di un positivo che è poi risultato vero, la sua classe però ieri era interamente in Didattica a distanza e questo «perché sono proprio le Asl - spiega la preside Cinzia Giacomobono - ad averci indicato questa strada». Stesso scenario al liceo Socrate dove per una studentessa positiva tutti i suoi compagni ieri sono rimasti a casa seguendo le lezioni da remoto. La circolare è ancora lettera morta anche all’Istituto comprensivo Via Poseidone che la scorsa settimana per il picco di contagi ha rischiato di chiudere il plesso delle elementari. «Due classi delle medie da domani mattina (oggi ndr) - racconta la preside Annalisa Laudando - andranno in isolamento per due casi positivi». 

«L’organizzazione per procedere ai tamponi “zero” di fronte a un caso accertato - spiega Enrico Di Rosa, direttore dei Servizio igiene e salute pubblica dell’Asl Roma 1 - richiede un tempo organizzativo perché bisogna creare degli automatismi tra la segnalazione della scuole e le indagini che devono essere avviate nella stessa giornata. Tra l’altro per le famiglie le verifiche saranno gratuite ma bisogna metter su le squadre, noi abbiamo ad esempio il “drive-in” di Tor di Quinto ma ogni Asl dovrà individuare dei centri di riferimento per le scuole che a Roma non sono poche e provvedere eventualmente a mandare del personale nei plessi per procedere appunto tempestivamente al tampone “zero”». Tutto questo richiede un’attesa proporzionale alla capacità organizzativa delle singole strutture. «Ci vorrà qualche giorno - conclude Di Rosa - sicuramente la circolare entrerà a regime ma non prima della prossima settimana». 

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