Quali misure adottare per evitare dad e aule deserte? Corsa contro il tempo per evitare la chiusura delle scuole: un incontro si è svolto allo Spallanzani di Roma tra il direttore Francesco Vaia e Livio De Santoli, prorettore per la sostenibilità dell'Università La Sapienza ed esperto di impianti di climatizzazione. Si sono discussi i possibili interventi, da suggerire alle competenti autorità, sugli edifici scolastici «Per scongiurarne la chiusura».
In particolare si propone di «diminuire la concentrazione del virus attraverso la ventilazione meccanica, fino a tre volte più efficace dell'areazione naturale che non risulta in grado di provvedere ai corretti valori di ricambio d'aria esterna per la limitazione del rischio di contagio».
L'incontro arriva all'indomani di un impegno espresso chiaramente già i primi di gennaio alla ripresa delle scuole, da parte di Comune di Roma e Regione Lazio: un lavoro di squadra per dotare gli istituti di filtri di purificazione dell'aria. Il Campidoglio aveva chiesto un parere scientifico allo Spallanzani per selezionare i dispositivi che dovranno poi essere istallati negli istituti della Capitale e aiutare il contenimento del contagio da Covid.
In Italia la qualità dell'aria non è mai stata prioritaria, ma con la pandemia la situazione è cambiata. Anche la CIPE Lazio (Confederazione pediatri) si era espressa sull'argomento: «Come pediatri abbiamo suonato l’allarme sulla necessità di dotare gli edifici scolastici di purificatori in grado di filtrare l’aria in classe: per fronteggiare il Covid-19, in primissima battuta, ma anche per arginare l’aumento di bronchiti dovute alle finestre aperte nelle giornate invernali di lezione».
L'Organizzazione Mondiale della Sanità si è già pronunciata sull'importanza dei sistemi di ventilazione negli istituti scolastici. Il Comune di Roma sta già studiando costi e fattibilità, per dotare gli istituti della città dei dispositivi anti-Covid nel più breve tempo possibile.